A novembre Microsoft ha aggiornato il suo emulatore Prism per ottimizzare la compatibilità dei giochi e dei programmi con Qualcomm Snapdragon X Elite.
Prism, per chi non lo sapesse, è uno strato di emulazione che riscrive le istruzioni x86 in istruzioni che i processori ARM possono gestire. Con l’aggiunta di AVX e AVX2, BMI, FMA e F16C hanno iniziato a funzionare su Snapdragon applicazioni che prima non partivano, come Adobe Premiere.
Nel momento in cui Microsoft ha aggiornato il suo emulatore rendendolo più efficiente e completo di Rosetta un utente ha chiesto ad Apple, tramite il forum di supporto, di aggiungere anche all’emulatore Apple il supporto a queste istruzioni per aumentare la compatibilità con giochi e programmi.
Apple lo ha fatto (il silenzio) con macOS 15.4, inserendo il supporto a F16C e BMI. F16C sta per Floating-point 16-bit Conversion instructions, una istruzione che permette di convertire numeri a virgola mobile (floating point) tra 16, 32 e 64 bit in modo molto efficiente mentre BMI sta per Bit Manipulation Instructions, una serie di istruzioni per manipolare i bit in modo veloce ed efficiente, utile per giochi e compressione dati.
Dopo l’aggiornamento decine di giochi e programmi Windows che non partivano su Mac ora funzionano, ovviamente usando un emulatore come Crossover che permette di eseguire (appoggiandosi a Wine) applicativi x86 destinati a Windows anche su Mac.
Tra i giochi che non funzionavano su Mac (o richiedevano patch) che ora con macOS 15.4 partono senza problemi troviamo Horizon Forbidden West, Alan Wake 2, The Last of Us Parte II, Spider-Man II, Ghost of Tsushima e WWE 2K25, gruppo di titoli che si aggiunge agli oltre 300 titoli che già vengono gestiti senza problemi da Crossover 25 con prestazioni ottime se si considera che siamo davanti ad una trascrizione: un M4 Pro in molti casi fa segnare almeno 60 fps su quasi tutti i titoli, seppur con grafica moderata.

Steamdeck, d’altra parte, ci ha insegnato che nonostante l’emulatore Proton alcuni giochi girano meglio su Steamdeck emulati che su Windows nativi, questo perché Proton non si limita a “tradurre” le API di Windows su Linux ma in molti casi migliora attivamente le prestazioni grazie a patch specifiche per giochi che riducono i caricamenti ed eliminano shader cache e altri elementi inutili.
Interessante vedere come il gaming su Mac, che è comunque un segmento di nicchia, sia oggi sostenuto da quell’emulazione che Apple non vorrebbe sui giochi, preferendo Metal e le api native.
Eppure è la stessa Apple che ha inserito in Rosetta il supporto alle istruzioni che permettono ora a tantissimi giochi di funzionare, emulati, su Mac.
Tutto mentre aspettiamo Cyberpunk, che sarebbe dovuto uscire secondo l’annuncio ad inizio 2025 ma che, probabilmente, vedremo solo tra diversi mesi. CD Project Red aveva infatti annunciato che Cyberpunk sarebbe arrivato su Mac con supporto al path tracing e con frame generator, ma ad oggi MacOS 15.4 non supporta il frame generation e neppure nella beta di MacOS 15.5 ve ne è traccia. Servirà MacOS 16?
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