Tutti i vantaggi delle fotocamere digitali con il gusto dal sapore vintage (ma attualissimo) delle stampe istantanee: questo è instax WIDE Evo, una vera e propria macchina fotografica "fuoriserie" per chi ama scattare e regalare immediatamente il proprio scatto stampato. Per una volta abbiamo lasciato a casa la mirrorless e evitato di usare lo smartphone: il racconto del nostro breve viaggio a Los Angeles l'abbiamo lasciato a questa fotocamera istantanea che ci ha fatto decisamente divertire. Ecco, nel nostro racconto, tutto quello che si può fare con questa macchina. E non è poco.

WIDE come l'ottica e il formato di stampa. Evo come evoluzione delle istantanee per abbracciare il futuro
Il nome instax non mente: si tratta di una fotocamera con sensore da 16 megapixel (la più risoluta delle instax) che integra una stampante, capace quindi di realizzare stampe istantanee. Il formato è una delle caratteristiche chiave: rispetto ad altre macchine, anche della serie instax, la dimensione dell'immagine non è piccola, anzi: circa 10 x 6 cm. Ed è wide, in un formato che acquista un pizzico di modernità rispetto alla classico scatto istantaneo quadrato.

La stampa grande necessariamente rende la macchina, che deve contenere le pellicole non piccolissime. Ma la capacità degli ingegneri di Fujifilm è stata quella di realizzare un apparecchio che di fatto "veste" la cartuccia delle pellicole, rimanendo più compatta e sottile possibile: non è difficile trovare spazio per la macchina in un qualsiasi zainetto; e neppure è fastidioso tenerla al collo visto che non sporge, grazie all'ottica pancake.

A proposito di ottica: si tratta di un super-wide, un 16mm in grado di ricomprendere i grupponi anche più numerosi.

Ma può funzionare anche a focale equivalente raddoppiata da 32mm, più adatta a ritratti singoli o fotografie di dettagli, grazie al selettore posto sul frontale.

Si scatta e si stampa, ma le due fasi non sono direttamente consequenziali. Nel senso che dopo aver scattato è possibile valutare la foto catturata e decidere se merita o meno la stampa: la risorsa "preziosa", come sempre con le istantanee, sono le pellicole che così è possibile dedicare agli scatti meglio riusciti, un'importante ottimizzazione. La cartuccia contiene 10 stampe pronte all'uso.

Basta inserire la cartuccia piena e la macchina espelle la protezione ed è pronta all'uso.

Scegliere la foto prima di stampare, può anche sembrare un sussulto di modernità, che sottrae parte della "poesia" delle istantanee classiche. A richiamare il mondo della fotografia tradizionale, ci pensa la modalità in cui si lancia la stampa ci riporta ai tempi d'oro delle istantanee: va infatti girato un mulinello laterale (simile a quello del riavvolgimento della pellicola di una volta) per far partire il processo di stampa.


Un piccolo laboratorio di sviluppo in macchina: filtri combinati per 60mila varianti possibili
Il sapore vintage delle foto scattate con questa macchina si arricchisce con l'impiego dei filtri: due selettori posti sui fianchi del corpo e facilmente attivabili a macchina impugnata a due mani, permettono di selezionare ognuna 10 modalità diverse.

La ghiera di sinistra fa scegliere tra una serie di effetti creativi di obiettivo come alcuni riflessi luminosi, trascinamento sulle alte luci, sfalsamento delle tre componenti cromatiche, bagliori luminosi e doppia esposizione. La ghiera di destra, consente invece di gestire effetti di "pellicola" che insistono prevalentemente sulla cromia: oltre a quella naturale, ci sono viraggi verso le tinte calde o quelle fredde, bianco e nero, seppia, e così via. Incrociando tutte queste possibilità si arriva a 100 combinazioni diverse, che possono poi essere declinate ulteriormente usando gli effetti di stile pellicola attivabili dal tasto posto sulla parte superiore della macchina: altre 6 varianti con simulazioni della perforatura di una pellicola tradizionale, effetti "provino" o data in sovraimpressione.


Si arriva così a 600 combinazioni possibili. Ma la personalizzazione non finisce qui: agendo sulla ghiera attorno all'obiettivo, si può modulare l'intensità degli effetti o gestirne diverse varianti (come diverse modalità di simulazione degli effetti di lens flare) con una selezione fine a 100 punti: così le scelte creative in fase di scatto diventano addirittura 60mila.

Con così tanta configurabilità che fine fa la "poesia" dello scatto istantaneo? In realtà resta tutta perché il filtro va scelto e applicato in fase di scatto, e non può essere applicato in post-produzione: così la magia della fotografia resta tutta, con la bravura del fotografo che è sempre determinante. Poi se lo scatto è stato realizzato secondo le intenzioni, può essere stampato; altrimenti non si spreca pellicola per nulla.

Fa anche da stampante e si connette all'app su smartphone per lo scatto remoto e il download delle immagini
Di fatto questa instax WIDE Evo è un prodotto due in uno: oltre alla fotocamera istantanea, c'è anche di fatto una stampante portatile a cui è possibile inviare immagini anche scattate con lo smartphone o altre fotocamere. Per stampare basta caricare l'app WIDE Evo e collegare la fotocamera, operazione pressoché immediata via Bluetooth.
La macchina diventa così anche un accessorio prezioso quando si vuole comunque scattare con lo smartphone o scambiarsi foto con gli amici per poi passare alla stampa ed avere così un ricordo fisico da conservare o condividere.
Ma non solo: il collegamento con la app permette anche di scaricare sul telefono le fotografie realizzate con la instax, ovviamente mantenendo la cornice bianca asimmetrica, tipica delle fotografie istantanee. Attenzione però: anche in questo caso la "purezza" dell'esperienza analogica è conservata, visto che è possibile trasferire su smartphone solo le immagini stampate e non semplicemente quelle scattate.
L'esperienza di viaggio: una compagna sempre pronta, perfetta per le conservare i ricordi più significativi
Quante volte, nell'era della fotografia digitale, ci siamo sentiti dire: "Sì, scatta scatta, tanto poi queste foto non le vedremo mai". In effetti tra fotocamere digitali e smartphone, un po' per la facilità di scatto e un po' perché scattare non costa nulla, si finisce per moltiplicare il numero delle fotografie catturate; così tante che poi si finisce per non fare alcuna selezione e soprattutto per non condividere mostrare mai a parenti e amici il risultato degli scatti. Con questa Instax l'atteggiamento è del tutto opposto: si scatta comunque molto ma si traduce in foto reale solo una selezione attenta di quanto si è scattato, riportando così l'attenzione verso la fotografia nella sua dimensione fisica, fisicamente condivisibile, regalabile.
Nel nostro viaggio a Los Angeles ci siamo trovati spesso a riprendere persone e a scambiare quattro parole sulla macchina, finendo per fare nuove amicizie regalando lo scatto appena catturato.

E il regalo è proprio la dimensione perfetta per questa fotocamera: nell'era della condivisione sui social, la condivisione tradizionale, quella fisica, appare molto più potente e preziosa. E soprattutto non ripetibile, non inoltrabile a terzi nella sua fisicità.

Nel nostro viaggio, la batteria ricaricabile ha retto bene (se la si usa molto, meglio rimetterla in carica la sera); la micro SD Card è super capiente, ma anche il giorno che l'abbiamo dimenticata a casa, ci siamo salvati con la memoria interna della instax WIDE Evo che può ospitare più di 50 scatti: per rimanere nel paragone "tradizionale", ben più di un rullino da 36 pose.

Il segmento di prezzo è interessante, perché proprio sulla soglia dei 400 euro (399 per la precisione) che è quella a cui molti utenti casual fissano il loro tetto di spesa per una fotocamera. Con quel prezzo, in questo caso si porta a casa anche una stampante portatile e uno strumento decisamente "poetico".

Certo, il sole californiano a volte ha messo alle strette il display LCD (non c'è oculare); e in una circostanza ci siamo accorti di aver lasciato a casa la cartuccia con nuove pellicole e non abbiamo potuto dare lo scatto appena fatto al nostro interlocutore, che inevitabilmente non avremmo più rivisto. Insomma, non è AirDrop, per intenderci, e la foto è foto, non è file.

Una fotocamera quindi questa che riconcilia con la fotografia tradizionale e con i suoi valori; quei valori che la super-flessibilità della miriade di scatti a vanvera che spesso caratterizzano il mondo digitale ha inevitabilmente diluito. Una foto instax, infatti, forse non sarà perfetta come quelle delle mirrorless. Ma è unica e inevitabilmente molto più pensata di quanto non accada agli scatti da smartphone.