Travis Chen è la persona che da quasi dici anni in Asus decide quali prodotti l’azienda deve sviluppare, come devono cambiare i prodotti e in che modo questi devono essere portati sul mercarto. Segue le tendenze e prende decisioni, raccoglie feedback e in base ai feedback adatta la gamma e apporta correzioni. H.W. Wei è invece la matita dietro decine di prodotti creati dal brand di Taiwan: alla guida del design center da anni cerca di coniugare al meglio l’estetica dei prodotti con la funzionalità tecnologica, e il suo lavoro su materiali e processi produttivi ha portato alla nascita di materiali come il Ceraluminium, una finitura più robusta e anche più sostenibile dell’alluminio che ha caratterizzato negli ultimi anni la gamma premium Zenbook. È proprio davanti alle nuove edizioni speciali di Zenbook realizzate per la Design Week di Milano che inizia la nostra chiacchierata con i due dirigenti della multinazionale: ispirato alle formazioni calcaree di Pamukkale in Turchia finitura del laptop presenta una texture tridimensionale decisamente particolare.

La versione speciale dello Zenbook ispirata a Pamukkale
DDay.it: "Questa finitura è davvero particolare con questa specie di scalfittura... come la realizzate? È un cambio nel processo di anodizzazione o è un processo produttivo diverso?

Asus: Questa finitura specifica è in realtà ottenuta tramite fresatura di precisione sul Ceraluminium. Non è un processo chimico, richiede calcoli molto accurati per determinare la velocità ottimale e il percorso più efficiente per ottenere questo effetto.

DDay.it: "Quindi è fresato, sembrava “mangiato” da una sorta di acido. È un pattern predefinito o è casuale, ogni laptop è quindi leggermente diverso?

Asus: È un pattern casuale, quindi sì, ogni pezzo può essere leggermente differente.

DDay.it: Vorremmo iniziare con un tema di attualità. In questo momento non possiamo non chiedere quale sia la vostra opinione sull'impatto delle tariffe (dazi doganali) imposte dagli Stati Uniti alla maggior parte dei paesi asiatici? Credete che i dazi porteranno ad un aumento dei prezzi dei prodotti tecnologici solo negli USA o a livello globale? E come pensate di gestire questa situazione, considerando che producete in diverse parti del mondo e non solo a Taiwan?

Asus: Crediamo che i dazi avranno un impatto globale, non limitato a una singola area, e influenzeranno l'intera industria tecnologica. Da parte nostra, faremo del nostro meglio per gestire la situazione e mitigarne gli effetti. Produciamo in diverse località nel mondo, e vero, quindi abbiamo un impatto diverso a seconda della zona. Per quanto riguarda i prezzi, oggi abbiamo dei prezzi suggeriti per i diversi mercati, ma il prezzo finale per il consumatore varia inevitabilmente da Paese a Paese. Questo dipende da molti fattori, incluse le aliquote fiscali locali (tasse), le specifiche configurazioni dei prodotti offerte in quel mercato e altre dinamiche locali. A queste dinamiche ora si dirà aggiungere anche l’impatto dei dazi.

DDay: Siamo alla Design Week, quindi parliamo di design. Negli ultimi anni avete puntato molto su questo aspetto, introducendo materiali innovativi come il Ceraluminum. Qual è stato l'impatto di questa scelta sulle vendite? Ritenete che i consumatori percepiscano la differenza di qualità di questi materiali premium, specialmente nei negozi fisici dove possono toccarli?

Asus: La sensazione al tatto del Caraluminium è molto diversa rispetto ai normali laptop in alluminio. Per Asus è fondamentale avere una presenza fisica nei negozi, per permettere agli utenti di toccare e sentire il prodotto. Spesso l’online conviene ed è una tentazione, ma se un cliente desidera un'esperienza diretta, suggeriamo comunque di recarsi in un punto vendita.

La longevità del prodotto è uno degli obiettivi chiave che vogliamo raggiungere. Se le persone possono utilizzare un prodotto un po' più a lungo del solito, è un beneficio sia per l'ambiente che per gli utenti stessi, che non devono sostituire i dispositivi così frequentemente. Questo è il motivo per cui continuiamo a esplorare e studiare materiali come il Ceraluminum: crediamo sia una direzione valida, positiva sia per gli utenti che per l'ambiente. Finché non troveremo controindicazioni, continueremo su questa strada, perché finora i risultati sono stati molto buoni, persino migliori di quanto ci aspettassimo a livello di vendite e soddisfazione.

DDay: Il design dei vostri prodotti è molto curato, ma spesso nei negozi troviamo gli sticker promozionali di Intel, AMD, Qualcomm, Nvidia, ecc. applicati sulla scocca che vanno a rovinare l'estetica pulita e simmetrica, specialmente su linee così ricercate. Pur comprendendo che ci siano accordi commerciali con i fornitori di componenti dai quali ricevete un contributo, ritenete che questo contributo giustifichi il potenziale "danno" all'immagine del prodotto sul punto vendita?

Asus: Questo è un argomento sul quale preferiremmo non entrare nel dettaglio pubblicamente, poiché riguarda accordi con i partner tecnologici che coinvolgono non solo noi ma anche altre aziende del settore. Quello che possiamo fare, e che facciamo, è assicurarci che questi adesivi siano facilmente rimovibili dall'utente finale una volta acquistato il prodotto. In questo modo, quando l'utente porta a casa il laptop, può rimuoverli senza difficoltà e mantenere il design pulito e integro, sentendosi sicuro dell’acquisto.

DDay: Siete stati tra i primi a lanciare laptop con processori Snapdragon X Elite basati su architettura Arm per Windows l'anno scorso. A distanza di circa un anno, qual è il bilancio di questa operazione? Qual è la vostra visione futura per l’architettura Arm su Windows? Ritenete che ci sia spazio stabile per questa architettura accanto a Intel e AMD ora che questi hanno recuperato il gap sull’autonomia? Pensate che siano stati fatti errori di comunicazione su questo tipo di prodotto, sapendo che la fuori ci sono milioni di utenti meno esperti che faticano a capire le differenze e i vantaggi specifici di una architettura rispetto ad un’altra?

Asus: Come Asus offriamo un'ampia gamma di soluzioni per soddisfare esigenze diverse, e ogni piattaforma ha i suoi vantaggi specifici. Ad esempio, le nostre soluzioni basate su Qualcomm (Snapdragon) possono offrire un'autonomia della batteria eccezionalmente lunga, permettendo agli utenti di lavorare o studiare ovunque senza doversi preoccupare della ricarica. Questo è un beneficio chiaro. Naturalmente, altri utenti potrebbero preferire soluzioni diverse basate su altre piattaforme. La scelta finale dipende dalle esigenze dell'utente.

Riconosciamo che per l'utente medio, specialmente se non esperto, può essere difficile comprendere le differenze tecniche tra architetture di processori. Anche i rivenditori potrebbero non essere sempre preparati a spiegare queste sfumature. Per questo, nella nostra comunicazione di prodotto e di brand, ci concentriamo sui benefici concreti per l'utente finale. Ad esempio, per lo Zenbook A14 evidenziamo la sua incredibile leggerezza, portabilità e l'autonomia estrema.

Siamo soddisfatti dei risultati? Crediamo che Snapdragon abbia un suo mercato specifico, rivolto a utenti che apprezzano particolarmente i vantaggi che offre, come l'autonomia. Per Asus, investire in Ricerca e Sviluppo (R&D) ed esplorare nuove piattaforme è fondamentale. Dobbiamo provare diverse opportunità, perché non sappiamo quale tecnologia si rivelerà migliore in futuro. Quando una piattaforma sembra promettente, il nostro R&D la studia e la sperimenta. Questo ci permette di reagire rapidamente alle innovazioni, grazie ai test approfonditi e alla stretta collaborazione con i vendor, risolvendo eventuali problemi più velocemente di altri.

DDay: Avete un portfolio di prodotti molto ampio, probabilmente con più di 50 SKU (Stock Keeping Unit) diverse solo per i laptop, considerando le varie configurazioni. In un mercato che sta diventando maturo, dove le differenze tra i modelli a volte sembrano meno marcate rispetto al passato, ritenete che la quantità attuale di prodotti sia adeguata, eccessiva, o che ci sia bisogno di ancora più varietà?

Asus: La nostra gamma di prodotti è strutturata sulla base della segmentazione del mercato. Abbiamo diverse linee di prodotto come Zenbook, Vivobook, ROG (Republic of Gamers), ProArt, ecc. Il modo in cui progettiamo i prodotti si basa sulla nostra filosofia "Design Thinking", che mette al centro le esigenze dell'utente, la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica. L'esigenza dell'utente è sempre la priorità. Quindi, se un utente cerca un laptop ultra-leggero e premium, può scegliere uno Zenbook. Se ha bisogno di prestazioni estreme per il gaming, può orientarsi su un ROG. La segmentazione è cruciale perché vogliamo offrire la soluzione migliore per le necessità specifiche di ogni diverso target di utenti.

DDay: Avete alcune caratteristiche distintive molto interessanti, come il Ceraluminum. Avete mai pensato di utilizzare queste caratteristiche iconiche in modo più trasversale su un numero maggiore di prodotti Asus, magari per rafforzare l'identità del brand e creare un "aggancio mentale" più forte per i consumatori? Ad esempio, associare Asus al Ceraluminum come tratto distintivo. Oppure preferite mantenere una forte diversificazione per coprire tutte le nicchie?

Asus: Comprendo la domanda. In effetti, è un tema che consideriamo e discutiamo spesso internamente. È una sorta di dibattito continuo, influenzato anche dai feedback dei partner di canale e degli utenti finali, che hanno esigenze diverse. Probabilmente, come hai detto, se un utente ricorda "Zenbook" come icona di Asus, va già bene. Il nostro obiettivo è fornire elementi iconici distintivi per ogni linea di prodotto principale, in modo che possa rappresentare quella specifica categoria. Ad esempio, i prodotti ROG hanno design iconici specifici per i gamer, che magari amano luci RGB e dettagli appariscenti. Ma anche all'interno dello stesso segmento gaming, offriamo alternative come la linea Zephyrus per chi preferisce un design più sobrio. Quindi, anche all'interno dello stesso segmento, le preferenze possono variare. Alla fine, dobbiamo rispondere alle aspettative dei diversi tipi di clienti.

DDay:  Qual è secondo voi il futuro del form factor del laptop? Fondamentalmente, è rimasto molto simile negli ultimi 30 anni: apertura a conchiglia, tastiera sotto, schermo sopra. Ci sono stati tentativi di introdurre tastiere touch o cambiare radicalmente il formato, ma senza grande successo. Certo, sono diventati più sottili, leggeri, con materiali migliori, ma la struttura base è la stessa. Pensate che questo form factor rimarrà dominante a lungo, o credete che nuove tecnologie come smartphone abbinati a occhiali smart (AR/VR), o l'interazione tramite AI, potrebbero sostituirlo? Vediamo anche un ritorno di interesse per dispositivi come mini PC o console portatili potenti come la vostra ROG Ally.

Asus: È uno scenario molto possibile, specialmente con l'intelligenza artificiale (AI) che sta diventando così popolare e continua a evolversi rapidamente. Ci sono tantissime possibilità future. Ad esempio, in futuro potremmo non aver più bisogno di digitare come oggi; potremmo usare la voce per creare contenuti, o interagire tramite la fotocamera in modi nuovi. L'interazione potrebbe non essere limitata al solo laptop tradizionale. Stiamo esplorando queste possibilità, ma la loro realizzazione concreta dipenderà molto dai progressi dell'AI.

DDay: State già utilizzando l'AI all'interno della vostra azienda? Ad esempio, per migliorare lo sviluppo dei prodotti, il design, o anche processi tecnici come la ricerca di nuove formulazioni per materiali come il Ceraluminum?

Asus: Sì, recentemente abbiamo utilizzato l'AI per accelerare la ricerca di nuove formule, specialmente per valutare la composizione minerale e identificare elementi che siano migliori per l'ambiente e non dannosi. L'AI ci ha aiutato a migliorare l'efficienza dello sviluppo dei materiali; il risultato che vedete sullo Zenbook A14 è stato ottenuto anche grazie a questo supporto, che ha ridotto i tempi di sviluppo.

Le quattro versioni annunciate alla Design Week. Non sappiamo quando saranno in commercio

Anche nella fase di design, incoraggiamo i nostri designer a usare molto l'AI. Ad esempio, alcuni designer stanno imparando a programmare (coding) e usano l'AI per scrivere codice e creare prototipi rapidamente. Questi prototipi aiutano a migliorare la comunicazione con gli ingegneri, colmando il divario tra l'idea creativa iniziale e la realizzazione tecnica. L'ingegnere capisce meglio la visione del designer e può portarla avanti. Usiamo l'AI anche per l'ideazione stilistica (styling).

DDay:  L'AI vi aiuta quindi, ma vedete anche potenziali criticità? Ad esempio, se prima tre designer proponevano alcune idee per il nuovo Zenbook 2026 e si discuteva per scegliere la migliore, ora con l'AI potreste generare migliaia di design e prototipi diversi in pochissimo tempo. Questo non rischia di rendere il processo di valutazione molto più lungo e complesso, data l'enorme quantità di opzioni?

Asus: Hai centrato il problema. All'inizio, gestiamo questo flusso usando prompt molto specifici. La qualità del prompt che imposti determina la qualità e la direzione dei risultati che ottieni dall'AI. Se vuoi un'ampia gamma di output generici, è facile ottenerla, ma la maggior parte delle proposte generate dall'AI in questo modo non sono realmente adatte alla produzione di massa. Tuttavia, sono molto utili per l'immaginazione, per aprire la mente a direzioni a cui non avevi pensato, fungendo da ispirazione. Successivamente, si può restringere il campo, scegliere le direzioni più promettenti e usare di nuovo l'AI per un affinamento più mirato. Questo processo risulta comunque molto più rapido rispetto ai metodi tradizionali.