In un mercato sempre più affollato di prodotti e modelli, quello dei robot aspirapolvere e delle lavapavimenti, le aziende più grandi come Dreame stanno cercando di diversificare aggiungendo a catalogo nuove categorie di prodotti.
Dopo i tagliaerba robot arrivano ora i robot per la pulizia delle piscine e i robot lavavetri. Sono ovviamente prodotti di nicchia, soprattutto in Italia dove le case con le piscine e le ville con vetrate di grandi dimensioni non sono certo popolari, ma rientrano a pieno nella filosofia dell’azienda di realizzare prodotti per far risparmiare tempo e sicuramente il target di questi prodotti è una clientela che, se un qualcosa fa davvero bene il suo lavoro, compra e basta, senza porsi troppi problemi. Chi ha una piscina è consapevole che la manutenzione può essere lunga e costosa, e per questo motivo Dreame mette sul tavolo due robot che lavorano in modo complementare, il J1 Skimmer e lo Z1 (anche in versione Pro).
Il J1, che avevamo già intravisto al CES di Las Vegas, è un robot perpetuo che nuota sul pelo dell’acqua cercando di mangiare le foglie che galleggiano. É dotato di una batteria interna ma è praticamente autonomo perché la parte superiore integra un piccolo pannello solare che ricarica la batteria mentre il robot funziona, in una classica condizione dove la piscina è sempre esposta al sole.
Il robot ha due piccoli propulsori che permettono di navigare in modo più è meno casuale ed è silenziosissimo: una doppia spazzola interna cattura le foglie e le deposita in un cestello interno da svuotare una volta al mese.
Non è il primo prodotto in circolazione che fa queste cose ma Dreame lo propone ad un prezzo comunque decisamente abbordabile, 599 euro. Arriverà a giugno.
Per la pulizia del fondo, da fare con minore frequenza, Dreame propone lo Z1, il robot a immersione che sfrutta una tecnologia simile a quella dei robot per la casa.
Dreame lo chiama PoolSense, e secondo lei è il primo robot da piscina che grazie a ultrasuoni e luce strutturata riesce a fare una mappa della piscina, a prescindere dalle sua forma, costruendo quello che sarà poi lo schema di pulizia per ottimizzare il percorso. Come un robot domestico, anche lo Z1 è in grado di rilevare con i sensore frontali eventuali ostacoli come gli scarichi o le scale o eventuali scarichi. La potenza di aspirazione e di lavaggio è di 30m³/h, bastano quindi un paio d’ore per pulire una piscina di dimensioni medio piccole.
Quando ha finito di lavorare il robot, che è alimentato a batteria ed è totalmente privo di cavi torna da solo a bordo piscina e si ferma sul bordo, dove con un movimento oscillatorio può anche percorrere l’intera linea d’acqua per spazzolare con la ruota gommata anche quest’area, solitamente una delle più sporche.
Dello Z1 Dreame propone anche la versione Pro, che è interessante perchè è in assoluto il primo robot per piscine senza fili al mondo dotato di telecomando. Le onde radio non si propagano ovviamente sott’acqua e proprio per questo motivo il telecomando dello Z1 Pro usa la tecnologia LiFi, quindi una connessione diretta basata sulla luce. Si può così guidare a mano il robot nelle zona che richiedono più passaggi.
Il Dreame Z1 sarà in vendita a partire dal 15 aprile al prezzo di 999 euro, mentre il Dreame Z1 Pro sarà disponibile dal 15 aprile al prezzo di 1299 euro. Entrambi i modelli beneficeranno di uno sconto di 200 euro per i primi 14 giorni dal lancio.
Dreame C1: dopo Ecovacs anche Dreame ha una lavavetri
Nel catalogo Dreame arriva anche un robot lavavetri. Sebbene Dreame non abbia nulla a che fare con Ecovacs, non risultano legami di alcun tipo, il C1 di Dreame non sembra troppo diverso dal W2 Pro di Ecovacs, la prima azienda cinese a proporre questo tipo di robot con la serie WinBot.
La forma, il principio di funzionamento e anche la valigia con batteria per trasportarlo e alimentarlo del Dreame C1 sembrano la copia perfetta di quella del modello Ecovacs, anche se possiamo trovare piccole differenze nei sensori agli angoli.
Questo tipo di robot funziona grazie all’effetto ventosa: il panno di pulizia montato nella parte retrostante, una volta bagnato, crea una barriera tra vetro e esterno in modo tale che alla ventola centrale basti una leggerissima aspirazione costante per mantenere il robot aderente alla superficie. Se per qualche motivo c’è un avvallamento, o il robot si alza di anche un millimetro l’effetto viene meno e il robot cade, motivo per il quale oltre al cavo di alimentazione si mette anche un cavo di sicurezza.
Mentre Ecovacs usa ai bordi sensori a sfera che rilevano la fine del vetro o un infisso Dreame ha inserito spazzole flessibili che estendono la portata e rimbalzano al contatto con la cornice del vetro, con un area di contatto quasi totale tra il panno e la cornice. Secondo Dreeam questo aiuta ad avere una copertura degli angoli fino al 90%, quindi non resta scoperta la zona di 1 cm circa vicina all’infisso.
Siamo davanti ad un tipo di robot che non è sofisticato come quelli che lavano per terra: un algoritmo a Z o a N, a secondo della direzione scelta, fa percorrere al robot l’intera superficie con il panno che sfrega sul vetro inumidito costantemente dalla soluzione di pulizia che viene erogata con una serie di ugelli. Un po' di intelligenza comunque c’è: se l'attività di pulizia viene interrotta dall'utente o a causa di un problema imprevisto, come il distacco parziale dalla superficie, il robot torna automaticamente all'ultima posizione pulita.
Una volta riattaccato, riprende la pulizia dal punto in cui l'aveva lasciata e completa l'intera area prima di tornare al punto di partenza. Secondo Dreame grazie alla potenza di aspirazione di 5.500Pa il robot aderisce saldamente a vetro, specchi, marmo e piastrelle, quindi può essere usato non solo su finestre di grandi dimensioni ma anche su box doccia, in cucina e in molte altre situazioni.
Situazione dove, probabilmente, ci si mette meno a pulire a mano: crediamo che il vero vantaggio sia quello di arrivare in posti dove serve una scala o quello di coprire grosse superfici che costringerebbero una persona a spostare costamente una sedia o una scala per pulire la parte alta.
Il robot viene venduto in versione semplice o in versione con C1 Station, la stazione portatile che grazie alla batteria da 7.800 mAh offre fino a 180 minuti di autonomia, coprendo circa 90m2.
Il Dreame C1 sarà in vendita dal 15 maggio al prezzo di 399 euro, mentre il Dreame C1 Station sarà disponibile entro la fine di maggio al prezzo di 599 euro. Se qualcuno fosse interessato a capire se questi robot lavavetri funzionano davvero a breve pubblicheremo la prova del piccolo Winbot Mini di Ecovacs.
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