
Alfa Romeo Junior Ibrida Q4 provata fra le Langhe. Non teme le salite
Abbiamo passato alcune ore a bordo della Junior Ibrida Q4 da poco annunciata. Fra salite ripide e anche un po' di sterrato, abbiamo messo alla prova la sua trazione integrale
L’Alfa Romeo Junior Ibrida Q4 è la più recente evoluzione della gamma Junior – quella che chiamavamo Milano prima che Alfa Romeo decidesse di assecondare le polemiche politiche – e abbiamo potuto testarla per alcune ore fra le Langhe.
Lo scenario che, secondo Alfa Romeo, sposa l’esperienza-tipo di questa vettura: viaggi comodi, con una guida stabile e delicata, anche fra salite e su diverse superfici, anche innevate (che però, fra le Langhe a marzo, non abbiamo potuto testare).
A oggi Junior - disponibile anche elettrica nelle versioni Speciale e Veloce - ha registrato oltre 27 mila ordini in 38 Paesi, di cui il 19% nella versione elettrica. On sede di presentazione della Junior Ibrida Q4, il responsabile marketing di Alfa Romeo, Cristiano Fiorio, lo ha definito "un buon risultato".

Un'auto molto comoda per viaggiare, in due
Il cuore della Junior Ibrida Q4 - che di listino parte da 37.400 euro - è un sistema ibrido da 48 V che abbina un motore turbo a benzina da 1,2 litri e tre cilindri da 136 CV a due motori elettrici; la potenza complessiva è di 145 CV. È la versione aggiornata del motore PureTech; quindi, niente cinghia in bagno d'olio.
Il primo dei due motori elettrici è posizionato anteriormente ed è integrato nel cambio automatico a doppia frizione e sviluppa 21 kW di potenza e 55 N/m di coppia; il secondo è sull’asse posteriore ed eroga 21 kW e 88 N/m, garantendo una trazione integrale intelligente senza collegamenti fisici tra i due assi.

Questa architettura consente, da una parte, una distribuzione ottimale della coppia e, dall'altra, l’introduzione della Power Looping Technology, che permette di mantenere attiva la trazione integrale anche quando la batteria è scarica, sfruttando il motore elettrico anteriore come generatore per alimentare quello posteriore. Ne deriva una dinamica di guida interessante, con ingressi in curva più rapidi e precisi rispetto alle versioni a trazione anteriore.
Le prestazioni indicano un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi; velocità massima di 200 km/h e consumi contenuti, con valori WLTP compresi tra 5,2 e 5,3 l/100 km. Le emissioni di anidride carbonica sono tra 118 e 119 g/km. Il cambio è automatico, ma è prevista anche una modalità manuale: le palette del cambio si trovano sul volante.

Su Junior Ibrida Q4 ci sono anche le sospensioni MultiLink. "Ci permette di specializzare i bracci, con un'ottimizzazione verso il comfort e la tenuta di strada”, ha spiegato durante la presentazione Domenico Bagnasco, responsabile integrazione della Junior. Sulla parte anteriore, invece, sono state integrate nuove molle e nuove sospensioni, oltre a un miglioramento del sistema antirollio.
L’auto misura 4,17 m, con un passo di 2,55 m. Il bagaglio arriva a 1.205 litri.

In generale, lo spazio interno sembra progettato soprattutto per garantire una comoda esperienza per due persone sedute davanti. Infatti, se il guidatore e il passeggero sono comodi, con il giusto spazio concesso per le gambe, sui sedili posteriori si sta molto stretti, pure troppo: una persona di 1,80 m fatica addirittura a sedersi.

Se invece viene concesso più spazio alle persone sui sedili posteriori, il guidatore ne esce un po’ scomodo, perché può servire allargare le gambe portando le ginocchia verso l’esterno.
La modalità Q4, anche su Junior
La Junior Ibrida Q4 amplia la linea Q4, che sta diventando una gamma a parte. Rappresenta, infatti, quelle auto di Alfa Romeo che possono viaggiare con maggiore comfort e prestazioni migliori anche su fondi scivolosi, come neve e sterrato, grazie alla trazione integrale e all’adattamento dinamico alle condizioni stradali.

“Dal lancio della Giulia, Q4 è ormai in ogni vettura che offriamo”, ha commentato Mario Lamagna, product manager dello sviluppo di Alfa Romeo Junior. “Sulla Stelvio rappresenta l’80% della produzione globale, sulla Tonale il 20%”.
Fino a 90 km/h, tornando a Junior Ibrida Q4, il veicolo opera principalmente in modalità a trazione anteriore, massimizzando l’efficienza energetica. Tuttavia, il software avanzato monitora costantemente la tenuta di strada e, in caso di perdita di aderenza, attiva immediatamente la trazione posteriore, trasformando il sistema in un’AWD a tutti gli effetti.
Nei primi 30 km/h la trazione integrale è sempre attiva per garantire massima motricità e accelerazioni più efficaci. Superata questa soglia, il sistema passa in modalità Smart Q4, ottimizzando la distribuzione della coppia tra gli assi.
Da 30 a 90 km/h la trazione posteriore è “preingaggiata”, ossia pronta a essere richiamata in caso, per esempio, di una salita: la risposta è rapida, appena la vettura “capisce” che serve una maggiore spinta.

Un altro elemento della tecnologia Q4 è la Power Looping Technology, che mantiene la trazione posteriore anche in assenza di carica nella batteria, utilizzando il motore elettrico anteriore come generatore per alimentare quello posteriore.
Le altre tre modalità di guida sono Dynamic, per uno stile più dinamico, appunto; Natural, per una guida bilanciata; e Advanced Efficiency, per puntare di più sul risparmio dell'energia.
Tecnologia e dotazioni interessanti, con qualche pecca
Nella sua versione più completa, che quindi include anche il pacchetto “sport”, il design esterno è caratterizzato dallo "Scudetto Leggenda", cerchi in lega da 18” e fari Full LED. All'interno ci sono anche il volante in pelle e i sedili in alcantara.

L’infotainment include uno schermo da 10,25” con sistema di navigazione e connettività wireless con Apple CarPlay e Android Auto. Il posizionamento dello schermo touch sarebbe stato migliore leggermente sopra: dov’è stato installato, invece, viene parzialmente coperto alla vista dalla mano destra appoggiata sul volante.

Inoltre, essendo sotto ai bocchettoni centrali dell’aria – dove ci sono anche alcuni tasti fisici – richiede di abbassare lo sguardo se si vuole guardare la mappa, creando un elemento di distrazione consistente. Quando la navigazione è attiva, per le svolte principali è previsto anche una piccola rappresentazione visiva sul quadro strumenti cannocchiale (da 12,3") del guidatore; altrimenti, bisogna fare riferimento sempre allo schermo da 10”.
Bisogna anche segnalare che il sistema di navigazione ha un leggero ritardo rispetto all'effettiva posizione del veicolo; e in alcune svolte, specialmente in autostrada con più opzioni di fronte a sé, può capitare il rischio di sbagliare se non si è familiari con il percorso.

La Junior Ibrida Q4 offre la guida autonoma di livello 2, quindi le mani devono restare sul volante. I sistemi di assistenza includono l’Adaptive Cruise Control; il mantenimento di corsia; la frenata automatica d’emergenza con il riconoscimento pedoni e ciclisti; la telecamera posteriore a 180°; i sensori di parcheggio anteriori e laterali; il monitoraggio dell’angolo cieco; e lo specchietto retrovisore elettrocromatico.
Ci sono poi i sedili riscaldati e regolabili elettricamente con funzione massaggio, climatizzatore automatico monozona, sistema keyless con accesso proximity e portellone elettrico hands-free.
Alla guida di Alfa Romeo Junior Ibrida Q4
Per mettere alla prova le capacità dinamiche della Junior Ibrida Q4, Alfa Romeo ha organizzato un test drive fra le Langhe, diviso in due sezioni.
La prima parte, di circa due ore, ci ha portato, come guidatori, da Torino fino a Monforte d’Alba. Dopo un’ampia parte di guida ad alta velocità in autostrada, il percorso ci ha permesso di provare sia la tenuta di strada sia la capacità della modalità Q4: i tornanti che ci hanno fatto salire erano spesso in salita, e quindi ne abbiamo approfittato per provare - pur restando nei limiti di velocità e nella sicurezza alla guida - a mettere un po’ sotto sforzo la Junior Ibrida Q4. In questa breve prova, non siamo riusciti a trovare una situazione in cui abbia deluso.
Nei tornanti, la vettura ha dimostrato una buona agilità, anche arrivando in curva a una velocità leggermente più sostenuta del necessario, con una buona risposta dello sterzo e un’ottima gestione della coppia, che ha permesso di mantenere un’uscita di curva precisa e stabile.
Peccato per la mancanza di una seria frenata rigenerativa: sarebbe stato più divertente, specialmente nei tornanti in salita. La guida, quindi, è comoda e fluida; ma chi cerca quel "grip" sportivo storicamente legato ad Alfa Romeo potrebbe restare un po' deluso.

Il turbo lag è percepibile nelle ripartenze più decise: bisogna attendere almeno un secondo prima che si arrivi all’effettiva accelerazione. Ma viene compensato dalla prontezza dei motori elettrici, che contribuiscono a un’erogazione della potenza fluida e progressiva.
Lo sterrato, affrontato per alcuni chilometri anche in salita, ha confermato l’eccellente trazione della modalità Q4. La tenuta di strada è rimasta solida anche sui fondi più sconnessi, con la trazione integrale che è intervenuta in modo rapido e intelligente per garantire la massima motricità.

La seconda parte del percorso, di circa un’ora e un quarto, l’abbiamo invece passata sul sedile del passeggero, potendo così testare anche l’altra metà dell’esperienza. In questo caso è stato forse ancora più evidente quanto Junior Ibrida Q4 sia una comoda auto da viaggio: i sobbalzi erano a malapena percepibili; il sedile è molto comfortevole e l’esperienza è molto positiva a varie velocità, su fondi anche sconnessi, sia in frenata sia in accelerazione.
Insomma, Junior Ibrida Q4 sembra mantenere le promesse della "gamma Q4" per viaggi comodi, specialmente in due e su percorsi a tratti complessi. Questo primo contatto ha convinto su tanti aspetti del veicolo, salvo qualche remora sul posizionamento dello schermo per l'infotainment e anche lo spazio un po' compromesso dei sedili posteriori.