Nei mesi scorsi avevamo visto le prime avvisaglie, ma in occasione della presentazione della gamma 2025, Samsung ha deciso di lanciare ufficialmente la sua campagna contro quelli che considera dei "finti" TV QLED: il riferimento è a quei prodotti dell'agguerrita concorrenza cinese, venduti come QLED, ma che sarebbero inferiori ai suoi "veri" QLED per diversi motivi, in primo luogo per l'effettivo contenuto di Quantum Dot.
Ne avevamo già parlato qui, in occasione del primo contenuto pubblicato da Samsung sulla sua sala stampa, ma durante l'ultimo evento europeo, l'azienda coreana ha portato la sua campagna letteralmente sul palcoscenico, con un accenno nel keynote dedicato alla nuova gamma TV. Non solo.
Durante i principali eventi per i media - tipicamente il CES di Las Vegas, l'IFA di Berlino e la presentazione della gamma in Europa -, Samsung tiene delle sessioni a porte chiuse di approfondimento dei prodotti e delle tecnologie. Lo scorso mese, Samsung ha tenuto una demo proprio sull'argomento QLED, mostrando a confronto la retroilluminazione di un suo TV QLED, con quella di un QLED di fascia bassa di TCL.

Dopo una breve spiegazione su cosa sono i Quantum Dot, Samsung ha mostrato la diversa struttura dei due televisori, con quello Samsung dotato di LED blu e un vero film con quantum dot rossi e verdi, mentre quello TCL montava solo LED bianchi a fosfori, con diffusore con quantum dot verde. La demo si concludeva con una misura con tanto di spettrometro, per mostrare la differenza nella "purezza" delle componenti cromatiche.

In realtà, di tutto ciò TCL non fa affatto mistero: sui modelli di fascia più alta, come Samsung, utilizza LED blu più film quantum dot verdi e rossi, mentre sui modelli di fascia media utilizza appunto solo quantum dot verdi.

In questa slide utilizzata da TCL lo scorso anno per presentare le proprie tecnologie della sua gamma TV, TCL in tutta trasparenza ha anche mostrato il differente spettro delle diverse tipologie di retroilluminazione dei suoi LCD, con tanto di copertura dello spazio colore BT.2020.
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Perché quindi Samsung sente ora la necessità di mettere i puntini sulle "i"? Il problema è che QLED, come termine, è un'invenzione del marketing, e non indica una tecnologia vera e propria. In questo senso, non esiste una reale definizione di QLED o uno standard che specifichi in modo chiaro delle caratteristiche tecniche. E così tutti possono sbizzarrirsi nel proporre la loro interpretazione di TV QLED. Il problema per Samsung è chiaramente l'erosione delle sue quote di mercato in quei segmenti dove produttori come TCL e Hisense riescono ad essere più competitivi a livello di prezzi con i loro QLED, "veri" o "falsi" che siano.
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