Presentato a fine febbraio, è finalmente ordinabile Laptop 12, il nuovo 2-in-1 “assemblabile” della società statunitense Framework, ormai nota per la sua filosofia di pc componibili, riparabili e aggiornabili.
Tuttavia, Framework ha scelto di sospendere gli ordini negli Stati Uniti a causa della politica dei dazi americana, soprattutto dopo la retromarcia di Trump nel pomeriggio del 9 aprile che ha riportato le percentuali per tutti i Paesi al 10%, tranne per la Cina, che invece ha visto aumentare i dazi per le sue esportazioni al 125%.
I dazi americani hanno messo in difficoltà Framework
Prima del cambio di rotta di Trump, con un post del 9 aprile sul proprio blog Framework aveva spiegato le difficoltà un cui si è trovata a causa delle nuove politiche dei dazi.
La maggior parte dei prodotti di Framework sono realizzati a Taiwan, che al tempo della scrittura del post sarebbero stati soggetti a un dazio di importazione negli USA del 32%.
Framework aveva quindi deciso di assorbire parzialmente questo costo in via temporanea, aumentando i prezzi dei portatili in stock e dei nuovi preordini di circa il 10% per i clienti statunitensi, e di sospendere negli USA la vendita delle configurazioni più economiche, dato che per esse non ci sarebbe stato margine sufficiente per assorbire la percentuale di importazione maggiorata.
L’azienda ha poi dettagliato meglio da dove arrivano i componenti che fa assemblare in Asia. I Framework Laptop, le schede madri (Mainboard), il nuovo Framework Desktop e parte dei moduli sono prodotti a Taiwan, mentre il resto dei moduli è fatto in Cina, con tariffe di importazione che, al momento della scrittura del post, avrebbero avuto dazi compresi tra il 104% e il 129%. Anche su questi moduli Framework aveva deciso di assorbire parte dei costi adeguando però i prezzi.
Caso diverso per i dispositivi di archiviazione Western Digital fabbricati in Malesia, con un dazio del 24% che aveva portato Framework a decidere per un aumento del 10% del prezzo, arrivando a consigliare per le versioni DIY dei suoi portatili di acquistare direttamente dal sito di Western Digital.
L’effetto dei dazi sulla tecnologia in Europa. Perché i prezzi potrebbero aumentare anche da noi
Lo stesso 9 aprile, Trump ha poi deciso di mettere in pausa per 90 giorni la sua politica economica basata sui dazi, ma attuando comunque una percentuale del 10% per tutti i Paesi, tranne che per la Cina, salita al 125%, a cui il dragone rosso ha risposto confermando i contro-dazi all’84%.
Framework è quindi stata costretta a riconsiderare parzialmente le sue decisioni, aggiornando il suo post e spiegando di aver deciso di riportare ai livelli originali i prezzi statunitensi dei prodotti che fabbricano a Taiwan e di continuare la sospensione degli ordine sul mercato USA delle configurazioni più economiche.
Per quanto riguarda la nuova tariffa del 125% sui prodotti cinesi, Framework ha detto che manterrà il prezzo maggiorato per coprire il costo delle tariffe, continuando comunque a monitorare la situazione e ad aggiornare i prezzi se necessario.
Questi eventi rocamboleschi del cambio di politica di Trump hanno però punito anche il nuovo 2-in-1 Laptop 12 che, paradossalmente, è ora disponibile per i preordini in tutti i Paesi dove Framework spedisce, tranne che negli USA, dato che l’azienda è stata costretta a ridefinire il piano di lancio per il suo mercato interno.
Laptop 12, un 2-in-1 aggiornabile
Il Laptop 12 è primo dispositivo 2-in-1 di Framework. È dotato di touchscreen, bordi in TPU ammortizzanti e dimensioni compatte.

Il PC offre processori Intel Core i3 o i5 di 13a generazione, display 1920x1200 con luminosità di 400 nit, supporto per stilo attivo, fino a 48 GB di RAM e quattro slot di espansione modulari.
In Italia può essere preordinato a partire da un prezzo di 599 euro. La versione pre-built, quindi già assemblata, parte da 879 euro con i3-1315U, 8 GB di RAM e 512 GB di archiviazione.
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