Samsung annuncia i risultati finanziari e il mercato respira. La società sudcoreana ha registrato una crescita del 4% nel valore delle azioni dopo aver annunciato risultati trimestrali preliminari superiori alle attese, trainati, in particolare, dalle vendite degli smartphone della gamma Galaxy S25 e dai chip di memoria DRAM tradizionali.

Samsung ha chiuso il trimestre con un utile operativo preliminare di circa 6,6 mila miliardi di won (circa 4,5 miliardi di dollari), superando le previsioni degli analisti che si attestavano a 5,74 mila miliardi di won. Il fatturato è cresciuto del 10%, raggiungendo i 79 mila miliardi di won (53,3 miliardi di dollari).

I risultati positivi arrivano in un contesto complesso, in cui i dazi imposti a tanti Paesi dall'amministrazione statunitense guidata da Donald Trump stanno creando un periodo di grande incertezza, sia sul breve termine sia sul medio periodo.

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A sostenere i conti nel primo trimestre sono state anche le scorte accumulate dai rivenditori e produttori cinesi in previsione di ulteriori restrizioni commerciali. Il segmento server, alimentato dalla domanda di DRAM ad alta densità, ha fornito un ulteriore contributo alla redditività.

Nonostante questi buoni risultati, guardando in avanti, cioè alle previsioni per il secondo semestre fiscale, rimane un certo livello di incertezza.

Samsung sta cercando di ottenere approvazioni chiave da parte di Nvidia per i suoi chip HBM (High Bandwidth Memory) di nuova generazione, indispensabili per il mercato in crescita dei processori per i modelli di IA.

La concorrenza con SK Hynix in questo ambito si fa sempre più serrata, visto che ha già consegnato i primi esemplari di chip HBM4 a clienti selezionati, posizionandosi come fornitore preferenziale per Nvidia.

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Anche sul fronte smartphone la pressione aumenta. Il lancio della gamma Galaxy S25 lo scorso gennaio ha rafforzato la presenza dell’azienda nel segmento premium, con modelli che spaziano dal modello base Galaxy S25 (929 euro) fino al Galaxy 25 Ultra (1.859 euro). Ma l’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti potrebbe colpire direttamente questo comparto, dato che molti dispositivi sono prodotti in Vietnam, a cui Trump ha imposto dazi del 46%. Samsung prevede di diversificare ulteriormente la produzione in Paesi come il Brasile, anche se i benefici richiederanno tempo.