La Cina sta pianificando di emettere delle nuove linee guida per incoraggiare l'adozione dei chip RISC-V su scala nazionale, ha riportato Reuters. Questa politica, se confermata, farebbe parte di una strategia per ridurre la dipendenza dalla tecnologia di proprietà occidentale.

La direttiva, in fase di redazione da parte di otto organismi governativi, potrebbe essere pubblicata già entro questo mese. Anche se, visto che non c'è niente di ufficiale, tale programma potrebbe cambiare.

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RISC-V è una tecnologia open-source utilizzata per progettare una vasta gamma di chip, dai dispositivi mobili ai processori per server di intelligenza artificiale. A livello globale, compete con architetture proprietarie più diffuse come x86 (usata da Intel e AMD) e Arm (di SoftBank Group).

L'adozione crescente di RISC-V in Cina è vista con preoccupazione negli Stati Uniti, dove alcuni legislatori hanno chiesto restrizioni sulla collaborazione delle aziende americane con questa tecnologia, temendo che Pechino la stia sfruttando per potenziare la propria industria dei semiconduttori. Ma RISC-V è uno standard globale e non la proprietà di una singola società.

Tra i principali fornitori cinesi di tecnologia RISC-V ci sono XuanTie di Alibaba e la startup Nuclei System Technology, che vendono processori commerciali basati su RISC-V.

Secondo gli esperti del settore, la crescente popolarità di DeepSeek, una startup cinese di intelligenza artificiale, potrebbe ulteriormente incentivare l'uso di questa architettura, rendendo RISC-V una scelta vantaggiosa anche per le aziende più piccole interessate a sviluppare soluzioni di AI a costi ridotti.

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