Sonos "esce di casa" e apre il suo mondo multiroom alle installazioni professionali: negozi, uffici, hotel e così via, tutte situazioni che hanno fame di musica d'ambiente ma anche di massima versatilità di configurazione e gestione in un ambiente multiutente, magari anche distribuito in più location.
Va detto che di apparecchi Sonos in giro per bar, ristoranti, negozi e così via ce ne sono già molti e si tratta di apparecchi consumer impiegati in situazioni professionali. Ma l'idea di Sonos è quella di creare una linea di prodotti e di servizi che soddisfi le esigenze dell'utenza professionale. Il messaggio arriva dall'ISE di Barcellona, la fiera dedicata ai system integrator e al mondo professionale, dove Sonos ha allestito un grande stand e ha lanciato commercialmente i nuovi speaker Era 100 Pro, il primo prodotto della linea professionale.
Sonos per gli spazi commerciali? "Domanda crescente e spontanea"
"La caratteristica chiave di Sonos in questi anni è stata quella di aver reso l’installazione di un sistema multiroom più semplice, fai-da-te": a parlare è Dunja LaRosa, Chief Revenue Officer di Sonos, che abbiamo avuto il piacere di incontrare all'ISE.
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Dunja LaRosa è una manager di grande esperienza nel nostro settore, con trascorsi in InFocus, Planar, Toshiba, Sony, Dyson e arrivata in Sonos da circa un anno e mezzo. La sua visione (che poi è quella di Sonos) è chiara: allargarsi oltre l'ambito del fai-da-te, che è comunque stato il posizionamento di Sonos per anni, per andare a occupare anche gli spazi di chi cerca funzionalità più granulari e il supporto di un installatore terzo. "Molti clienti premium e certamente quelli aziendali - ha proseguito La Rosa - preferiscono il supporto di un esperto per il progetto, la configurazione e la consulenza”. Il fenomeno pare essere quasi "virale": “Abbiamo notato una domanda crescente da parte di clienti che già utilizzano Sonos in casa e desiderano portare il sistema anche nei loro negozi, studi medici, boutique e così via. Per questo motivo, stiamo espandendo la nostra offerta verso il settore professionale e commercial".
Sonos Era 100 Pro, non cambia la musica ma l'installazione e la gestione
Cosa si chiede a un sistema di diffusione audio per un ambiente professionale o commerciale? Facilità di installazione, versatilità di impiego e configurazione, affidabilità. Così Sonos ha preso il suo prodotto più compatto, la Era 100 e l'ha modificata non tanto nel progetto acustico, che già è a punto, in considerazione delle dimensioni contenute e della capacità di scendere fino a 45 Hz, quanto piuttosto nella modalità di alimentazione: ne è nata la versione "Pro".
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Il modo più semplice per connettere un apparecchio è attraverso il cavo Ethernet, sinonimo anche di affidabilità di connessione rispetto alle più vulnerabili Wi-Fi. Grazie allo standard PoE, proprio come accade già abitualmente per Access Point e videocamere IP, l'apparecchio può anche essere alimentato direttamente attraverso il cavo di rete stesso, che quindi diventa l'unico cavo da portare dove si vuole posizionare lo speaker.
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La noiosa alternativa per chi voleva mettere i prodotti Sonos consumer in un negozio o in uno spazio professionale era quella di far posizionare una presa di corrente nei pressi di ogni speaker e di inventarsi sistemi particolari per occultare il cavo di alimentazione, di lunghezza predefinita. Il cavo di rete invece è tagliato e intestato a misura, così da garantire anche la massima resa estetica per uno speaker che quasi sempre sarà fissato a parete.
Se lo switch al quale è connessa la Era 100 Pro è in standard PoE+, lo speaker va al regime ottimale, con un impegno massimo di potenza di 30 W; ma lo speaker funziona anche collegato ai più diffusi switch PoE, con un assorbimento massimo di 15,4 W.
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Per favorire un'installazione versatile, la Era 100 Pro può essere fissata a muro con una staffa apposita a testa sferica (opzionale) che permette l'orientamento preferito, sia in layout orizzontale che verticale, a seconda del tipo di diffusione del suono desiderato. Inoltre c'è anche un gancio apposito per il cavetto di sicurezza, necessario in ambienti professionali per ogni apparecchio a staffa a parete o soffitto.
Per una volta Sonos ha anche reso pubblici dei dati tecnici più dettagliati rispetto al proprio speaker, dati che per un progettista professionale sono necessari, come la risposta in frequenza e il diagramma di direzionalità in funzione dell'installazione in verticale o in orizzontale.
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La cosa interessante è che il DSP si riconfigura automaticamente rilevando il posizionamento dello speaker: se è fissato in orizzontale, rimodula la propria emissione per avere una risposta il più lineare possibile e un'emissione il più uniforme possibile in questa posizione.
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La scelta di partire sul fronte professionale da uno speaker "esterno" come le Era 100 e non in un sistema da incasso è decisamente particolare per un'azienda americana, nazione in cui praticamente tutti i soffitti e le pareti sono realizzati in cartongesso e non in muratura e buona parte degli speaker negli spazi commerciali sono da incasso. In realtà - ci spiegano allo stand Sonos - lo speaker esterno, soprattutto se di piccole dimensioni e di estetica piacevole, è il più adatto a qualsiasi situazione e ha il minimo impatto installativo, soprattutto in assenza di una ristrutturazione degli spazi.
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A completamento della garanzia di affidabilità, Sonos ha deciso di offrire sui prodotti pro - ne seguiranno certamente altri - tre anni di garanzia, contro i soli 12 mesi abituali nel mercato B2B.
C'è anche la piattaforma Sonos Pro. Ma per ora non in Europa
Non c'è solo la componente hardware: Sonos, risolti i problemi della sua app consumer, ha messo mano anche al software per rispondere alle esigenze dell'utenza professionale. Se in casa gli ambienti sono comunque piccoli e una coppia di diffusori basta per coprire acusticamente un ambiente di dimensioni normali, nelle installazioni professionali, gli spazi da sonorizzare sono spesso ampi o addirittura giganteschi: Sonos ha così reso possibile riunire molti speaker in un nuovo concetto per la piattaforma, le zone. In questo modo è far possibile suonare con la stessa musica in maniera stabile un numero rilevante di speaker e di ambienti, senza doverli raggruppare (con il rischio che qualche utente possa separarli).
C'è poi la piattaforma Sonos Pro, un ausilio indispensabile per tele-configurare e manutenere il parco installato, anche se distribuito su più location, esigenza tipica delle catene di negozi o anche solo per i grandi uffici e le strutture complesse.
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La scelta di Sonos è stata quella di unire questo pannello di telegestione con la possibilità di disporre di contenuti pre-licenziati per sonorizzare gli ambienti avendo assolto a monte i diritti d'autore; una specie di declinazione B2B delle Sonos Radio, tanto per intenderci, che rende la piattaforma Sonos Pro in una sorta di servizio all-in-one, gestione e contenuti, tutto in uno. La piattaforma Sonos Pro è purtroppo disponibile per il momento solo negli USA.
Dunja LaRosa (Sonos): "Era 100 Pro prodotto rivoluzionario. Ed è solo l'inizio"
La chiacchierata con Dunja LaRosa è proseguita prevalentemente (ma non solo) sui temi legati all'ISE e all'utenza professionale.
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DDAY: Più della metà dello stand dell'ISE è dedicato a Era 100 Pro: è veramente così importante?
Dunja LaRosa: “Questo diffusore è rivoluzionario perché non necessita di prese elettriche ovunque: basta un cavo Ethernet per alimentarlo e farlo funzionare. Questo rappresenta un grande passo avanti. Inoltre, abbiamo sviluppato un software di gestione che permette di controllare gli impianti Sonos in ambienti commerciali. Ad esempio, i proprietari possono impostare orari di utilizzo, evitando che i dipendenti possano modificare le impostazioni fuori dall’orario di lavoro"
DDAY: Interessante, anche perché, in nome della semplicità di utilizzo i sistemi Sonos domestici non hanno un sistema di privilegi utente. Quando sarà disponibile la piattaforma Sonos Pro in Europa?
LaRosa: “Stiamo lavorando duramente per renderlo disponibile anche in Europa. Attualmente è già utilizzato negli Stati Uniti, ma dobbiamo affrontare il problema della localizzazione linguistica e normativa. Il primo passo è mantenerlo in inglese, ma vogliamo accelerare il processo per estenderlo ad altri Paesi il prima possibile.”
DDAY: Possiamo aspettarcelo entro quest’anno?
LaRosa: “Non posso dare una data precisa. Qualsiasi data che fornirei ora sarebbe inventata. Ma assicuro che è una priorità per noi. Il mio ruolo globale in Sonos è proprio quello di espandere la nostra presenza internazionale e questo software è una delle chiavi per farlo. Abbiamo già organizzato un incontro con i nostri distributori a Singapore e stiamo lavorando per identificare le opportunità di crescita, con un focus particolare su mercati come Germania, Regno Unito e Benelux. Ma vogliamo aumentare la nostra presenza anche in Italia, Paese che mi sta molto a cuore.”
DDAY: Dal punto di vista tecnico, cosa impedisce il rilascio del software in Europa?
LaRosa: “La difficoltà principale non è solo il software in sé, ma i servizi musicali. Ogni Paese ha regolamenti diversi sulla gestione dei diritti musicali e questo complica l’integrazione delle piattaforme di streaming all’interno del nostro sistema.”
DDAY: Ma non sarebbe più semplice separare il controllo del sistema dai servizi musicali?
LaRosa: “È un’ottima osservazione. Stiamo esplorando questa possibilità. Il controllo remoto del sistema potrebbe essere reso disponibile più rapidamente se fosse indipendente dai servizi musicali, che richiedono accordi locali complessi. Questo potrebbe effettivamente velocizzare il processo di rilascio del software.”
DDAY: Dal punto di vista funzionale e commerciale, vediamo molte contiguità tra il mercato residenziale di fascia alta e quello commerciale: entrambi sono gestiti normalmente gestiti da installatori…
LaRosa: “Assolutamente sì. Molti installatori residenziali stanno iniziando a lavorare anche nel settore commerciale, perché le esigenze sono molto simili. In passato, gli impianti audio per attività commerciali erano gestiti quasi esclusivamente da aziende IT, ma ora gli installatori residenziali vedono l’opportunità di espandere la loro attività. I nostri sistemi, che sono facili da configurare, facilitano questa transizione.”
DDAY: Vuol dire che Sonos ha già saturato il mercato residenziale e per questo si sposta sul commerciale?
LaRosa: “No, c’è ancora molto spazio per crescere nel residenziale. Ad esempio, nei Paesi nordici abbiamo quasi il 50% della quota di mercato target, ma continuiamo a registrare una crescita costante. In Italia, abbiamo un potenziale di espansione ancora più grande.”
DDAY: Il cliente residenziale di fascia alta e altissima in Italia spesso riceve proposte di impianti audio molto validi ma anche particolarmente complessi e di difficile gestione. Sonos potrebbe essere una soluzione più facile da gestire anche per le residenze di alta fascia, magari utilizzando Sonos Pro?
LaRosa: “Sì. Il cliente con alta capacità di spesa vuole certamente il meglio, ma desidera anche un sistema semplice da usare. Non vuole dover chiamare un tecnico per ogni aggiornamento o problema. Un controllo remoto efficace affidato per esempio a un installatore che può intervenire in qualsiasi momento senza ritardi, sarebbe una soluzione ideale, e questa è un’area in cui Sonos può fare la differenza.”
DDAY: Quindi Sonos Pro potrebbe essere esteso anche al settore residenziale?
LaRosa: “Sì, è il passo successivo naturale. Le esigenze di controllo remoto sono le stesse sia per le case che per le attività commerciali. È sicuramente un obiettivo a cui puntiamo, ma non posso dare in questo momento una data per il lancio.”
DDAY: Strano che la linea "pro" parta da Era 100 e non da Sonos Amp e Port che nella vostra gamma sono gli apparecchi per la custom installation per definizione. Ci sono progetti per una versione “Pro” di Sonos Amp o di Sonos Port?
LaRosa: “Siamo sempre alla ricerca di soluzioni per migliorare l’esperienza d’uso e rispondere alle esigenze degli utenti. Non posso dare dettagli specifici, ma posso dirvi che ascoltiamo attentamente il feedback dei nostri partner e installatori.”
DDAY: Installatori che siamo certi abbiano espresso la nostra stessa idea. Venendo velocemente alle vicende legate all'app consumer, ora la situazione pare normalizzata e le prestazioni del software molto più solide e complete…
LaRosa: “Capisco il problema e apprezzo la pazienza degli utenti. Il nostro obiettivo è sempre migliorare il software e rendere l’esperienza il più fluida possibile. Abbiamo già lavorato su numerosi aggiornamenti e continueremo a farlo in futuro.”
DDAY: Sappiamo che in questa sede non parlerete di nuovi prodotti consumer. Ma una domanda è d'obbligo: vedremo gli altoparlanti sound motion in altri prodotti, oltre a Arc Ultra, che ha introdotto questa tecnologia?
LaRosa: Allora, abbiamo acquisito questa tecnologia rivoluzionaria e certamente la nostra intenzione è di applicarla in ogni prodotto che possa trarne giovamento.
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