Dopo il successo commerciale degli streamer Mini, Pro e Ultra, Wiim ha deciso di fare il grande passo lanciandosi nel mercato degli amplificatori stereo senza uno streamer integrato.

Il nuovo Vibelink Amp ha dimensioni simili agli attuali Amp (20 x 20 x 6 cm) e allo streamer Ultra in modo da poter creare un abbinamento ideale anche dal punto di vista estetico e funzionale con quest’ultimo, ciò che cambia è l’amplificatore interno che ora ha una potenza di 100 Watt su 8 Ohm.

Dal punto di vista della versatilità sono disponibili ingressi digitali ottico e coassiale oltre a un analogico per poter collegare anche altre sorgenti oltre agli streamer di famiglia.

In dotazione non c’è un telecomando perché il controllo ideale è tramite uno streamer Wiim e la loro eccellente applicazione di controllo legata allo streaming e alle molteplici possibilità di adeguare la resa sonora all'ambiente e ai gusti personali. Se si collegano, però, anche sorgenti senza il controllo del volume, sarà piuttosto scomodo dover usare la manopola sul frontale per adeguare il livello sonoro.

Sul pannello frontale troviamo solo la manopola del volume/selettore sorgente e le spie dell’ingresso selezionato.

Rispetto agli altri due amplificatori integrati Wiim già in catalogo si nota la mancanza dell’ingresso HDMI e dell’uscita subwoofer, quindi il nuovo Vibelink sembra più indirizzato a un abbinamento con lo streamer Ultra e i suoi tanti ingressi (phono compreso) e necessita di elevata potenza per i diffusori o per sonorizzare un ambiente molto grande.

Il prezzo dei due apparecchi però tende a salire troppo rispetto alla media degli altri prodotti Wiim e quindi forse l’abbinamento più indicato è quello con uno streamer Pro da collegare in digitale.

Tornando al pannello posteriore si notano le uscite per i diffusori solo tramite connettori a banana (forniti in dotazione) e il controllo del trigger per l’accensione/spegnimento coordinata con uno streamer Wiim.

Manca la presa di rete perché il Vibelink non la prevede e non c’è nemmeno il Wi-Fi. Gli altri dettagli tecnici parlano di notevole cura nei dettagli, anche quelli normalmente sottovalutati dai concorrenti: il finale di potenza è attuato con un chip TPA 3255 della Texas Instruments (come su Amp e Amp Pro, ma più potente) e di un prestigioso convertitore D/A Sabre ESS 9039Q2M per trattare segnali fino ai 192kHz/24bit.

Inoltre troviamo il circuito Post Filter Feedback che ottimizza le prestazioni in base al carico offerto dai diffusori collegati e uno speciale radiatore in alluminio per smaltire in modo uniforme il calore generato dal finale di potenza.

Il Vibelink Amp affiancato da uno streamer Pro

Wiim tiene poi a sottolineare che l’ingresso analogico non viene sottoposto a conversioni A/D prima di giungere allo stadio di potenza, in modo da non modificare le prestazioni.

Il Vibelink Amp è già disponibile negli Stati Uniti al prezzo di listino di 299 dollari mentre in Europa arriverà in aprile con prezzo che dovrebbe essere lo stesso in euro.