Siamo alle porte di una vera rivoluzione per smartphone e tablet: a partire dal 20 giugno tutti questi prodotti dovranno essere accompagnati in Europa da una etichetta energetica che definisce una serie di parametri legati alla riparabilità, all’efficienza e agli aggiornamenti.

Un cambiamento che tocca tutti, perché le richieste dell’Unione Europea cambiano anche il modo in cui i prodotti dovranno essere progettati e aggiornati: si chiedono meno rifiuti elettronici, si chiedono prodotti più robusti e che durino di più.

La quantità di norme e richieste dei due regolamenti che entreranno in vigore rappresenta non solo una svolta ma anche un qualcosa che il consumatore dovrà avere bene a mente. Se fino a oggi le sue scelte sono state dettate da una scheda tecnica o da alcune dichiarazioni del produttore, con le modifiche fatte dall’Europa cambia anche il modo di valutare e considerare un prodotto.

Abbiamo deciso di organizzare questo articolo come una sorta di FAQ proprio perché i regolamenti toccano tanti punti e le domande che possono sorgere sono molte.

Perché serve una etichetta energetica per smartphone e tablet?

L'UE ci dice che, con l’avvento di dispositivi sempre più performanti e complessi, i consumi energetici e l’impatto ambientale di smartphone e tablet sono cresciuti di pari passo.

A questo si aggiungono problematiche legate alla ridotta durata di vita utile, a causa di batterie non sostituibili, aggiornamenti software che spesso degradano le prestazioni e azienda che offrono riparabilità limitata. Questo porta inevitabilmente a un accumulo di rifiuti elettronici (RAEE) e all’acquisto di prodotti nuovi quando con piccolo cambiamenti si potrebbero riparare quelli vecchi.

Il sistema di etichettatura energetica specifico per gli smartphone e i tablet, al pari di quello degli elettrodomestici, dovrà fornire ai consumatori informazioni chiare e comparabili su efficienza energetica, durata della batteria, riparabilità, affidabilità (resistenza a cadute ripetute), protezione da agenti esterni, aggiornamenti software e riciclabilità.

Com’è fatta la nuova etichetta energetica

L’etichetta, ispirata a quella che già si usa negli elettrodomestici, deve essere apposta su ogni smartphone e tablet, in posizione ben visibile e con un formato standard.

Deve includere i seguenti parametri:

  • Un codice QR dal quale, puntando la fotocamera sul codice, il consumatore può accedere a dettagli aggiuntivi sul dispositivo (specifiche, test, etc.).
  • Il marchio e l’identificativo del modello per identificare in modo univoco il dispositivo e il produttore.
  • La classe, da A a G, di efficienza energetica. A indica ovviamente la classe più efficiente, G la meno efficiente.
  • La classe di efficienza energetica effettiva del dispositivo definita dall’Indice di Efficienza Energetica (IEE), calcolato usando parametri come la durata della batteria per ciclo (in ore), la tensione nominale della batteria (in Volt) e la capacità nominale della batteria (in mAh).
  • La durata della batteria per ciclo in ore e minuti, misurata con un test standardizzato che prevede chiamate, navigazione, video, ecc.
  • La classe di affidabilità in caso di caduta libera, assegnata in base alla resistenza del dispositivo a un certo numero di cadute da 1 m d’altezza senza riportare difetti.
  • La classe di riparabilità o indice di riparabilità R, basata su parametri quali la difficoltà di smontaggio, il tipo di elementi di fissaggio usati, gli attrezzi necessari, la disponibilità dei ricambi, gli aggiornamenti software e la disponibilità di informazioni di riparazione.
  • La durata della batteria in cicli, ovvero il numero di cicli di carica-scarica garantiti prima che la capacità scenda all’80% di quella nominale (es. ≥ 800).
  • Il grado di protezione da agenti esterni (IP), ovvero la resistenza all’ingresso di polvere e liquidi (es. IP67, IP68).

Come viene calcolata la classe di efficienza energetica?

La classe di efficienza energetica di uno smartphone o tablet è determinata in base all'indice di efficienza energetica (IEE). L'IEE si calcola con una formula specifica, e le classi sono definite da intervalli di valori IEE.

Il calcolo dell'Indice di Efficienza Energetica (IEE) per smartphone e tablet si basa su un test di durata della batteria che richiama un po’ il DDay Battery Test che facevamo per gli smartphone. Si verifica la durata della batteria per ciclo con impostazioni di prova specifiche e con la batteria completamente carica all'inizio della prova. Le funzioni di risparmio energetico devono essere disattivate, nessun accessorio deve essere collegato, e la luminosità deve essere impostata a 200 cd/m2.

A partire da una carica completa (100%) fino allo spegnimento, si ripete un ciclo composto da chiamata, inattività, navigazione in rete, trasferimento dati, riproduzione video e ulteriori periodi di inattività. Questa durata, arrotondata a due cifre decimali, viene moltiplicata per 1.000 e divisa per la moltiplicazione tra la tensione nominale della cella e la capacitò nominale della batteria in mAh, quindi viene divisa per i wattora (Wh).

L'IEE viene calcolato con la versione del sistema operativo installata sul modello di prodotto alla data di immissione sul mercato e in base al risultato del calcolo sopra si dividono i prodotti nelle seguenti classi.

Classi di efficienza energetica degli smartphone
Classe di efficienza energetica
Indice di efficienza energetica (IEE)
A (efficienza massima)
IEE > 2,70
B
2,30 < IEE ≤ 2,70
C
1,95 < IEE ≤ 2,30
D
1,66 < IEE ≤ 1,95
E
1,41 < IEE ≤ 1,66
F
1,20 < IEE ≤ 1,41
G (efficienza minima)
IEE ≤ 1,20
Classi di efficienza energetica dei tablet
Classe di efficienza energetica
Indice di efficienza energetica (IEE)
A (efficienza massima)
IEE > 7,90
B
6,32 < IEE ≤ 7,90
C
5,06 < IEE ≤ 6,32
D
4,04 < IEE ≤ 5,06
E
3,24 < IEE ≤ 4,04
F
2,59 < IEE ≤ 3,24
G (efficienza minima)
IEE ≤ 2,59

Sull’etichetta c’è anche la durata della batteria?

Si, c’è un’indicazione dell’autonomia in uso tipico intensivo, con schermo impostato a 200 cd/m² ed è il valore posto subito sotto la classe di efficienza.

Sull’etichetta c’è un simbolo di caduta con una lettera. Cosa significa?

Questa è la classe di affidabilità in caso di caduta libera ed è determinata in base al numero di cadute senza riportare difetti, secondo quanto indicato nella tabella qui sotto.

Le prove di caduta libera ripetuta sono eseguite con cinque unità di ciascun modello per ognuno dei casi di prova applicabili, e la resistenza alle cadute accidentali corrisponde al numero di cadute che sono state superate da almeno quattro delle cinque unità sottoposte a prova.

Le condizioni di prova sono le seguenti: non possono essere usate pellicole protettive ed eventuali custodie protettive se si sta valutando un dispositivo non pieghevole. Per i dispositivi pieghevoli è ammessa la pellicola protettiva sul display e il test di caduta viene fatto prima nello stato non esteso e poi nello stato completamente esteso sulla stessa unità sottoposta a prova.

L’altezza della caduta è di 1 metro e dopo il numero di cadute corrispondente agli intervalli specificati nella tabella qui sotto l’unità sottoposta a prova deve essere funzionante e senza difetti.

Evidente che questa prova costringe i produttori a progettare dispositivi resistentissimi: per ottenere la classe di affidabilità A (massima robustezza) uno smartphone non pieghevole deve superare più di 270 cadute da un metro senza riportare difetti.

 
Cadute senza riportare difetti
Classe di affidabilità in caso di caduta libera ripetuta
Smartphone non pieghevole
Tablet non pieghevole
Smartphone pieghevole
Tablet pieghevole
A (robustezza massima)
n ≥ 270
n ≥ 208
n ≥ 210 (in stato non esteso) e
n ≥ 45 (in stato completamente esteso)
n ≥ 182 (in stato non esteso) e
n ≥ 20 (in stato completamente esteso)
B
180 ≤ n < 270
156 ≤ n < 208
140 ≤ n < 210 (in stato non esteso) e
35 ≤ n < 45 (in stato completamente esteso)
130 ≤ n < 182 (in stato non esteso) e
15 ≤ n < 20 (in stato completamente esteso)
C
90 ≤ n < 180
104 ≤ n < 156
70 ≤ n < 140 (in stato non esteso) e 25 ≤ n < 35 (in stato completamente esteso)
78 ≤ n < 130 (in stato non esteso) e 10 ≤ n < 15 (in stato completamente esteso)
D
45 ≤ n < 90
52 ≤ n < 104
35 ≤ n < 70 (in stato non esteso) e
15 ≤ n < 25 (in stato completamente esteso)
52 ≤ n < 78 (in stato non esteso) e
5 ≤ n < 10 (in stato completamente esteso)
E (robustezza minima)
-
n < 52
-
n < 52 (in stato non esteso) e
n < 5 (in stato completamente esteso)

In caso di tablet la prova è ancora più dura, perché le prove di caduta libera sono eseguite in 26 orientamenti controllati, con caduta su ogni faccia, bordo e angolo. Dopo un certo numero di cadute, si verifica la piena funzionalità del dispositivo.

In assenza di difetti accertati, si prosegue la prova. Il numero di prove di caduta superate da almeno 4 unità su 5 è il valore da indicare nella scheda informativa del prodotto.

Cos’è la classe di riparabilità e come si calcola

La classe di riparabilità di uno smartphone o tablet viene determinata in base all'indice di riparabilità visibile nella tabella qui sotto. Questo punteggio viene calcolato con la seguente formula:

Una media pesata che tiene in considerazione sei differenti elementi relativi alla riparazione di uno smartphone o di un tablet. Ecco gli elementi.

  • SDD è il punteggio assegnato alla facilità di smontaggio.
  • SF è il punteggio assegnato al tipo di elementi di fissaggio, viti o colle.
  • ST è il punteggio assegnato al tipo di attrezzi richiesti per smontarlo.
  • SSP è il punteggio assegnato alla disponibilità dei pezzi di ricambio.
  • SSU è il punteggio assegnato alla durata degli aggiornamenti software.
  • SRI è il punteggio assegnato alle informazioni sulla riparazione.

Non viene considerato tutto il prodotto ma alcune sue parti specifiche, quelle che solitamente vengono sostituite: batteria, gruppo display, copertura posteriore, gruppo fotocamera frontale, gruppo fotocamera posteriore, porta di ricarica esterna, pulsante meccanico, microfono/i principali, altoparlante e gruppo cerniera/meccanismo di ripiegamento meccanico del display.

A questo punto vi starete chiedendo come vengono calcolati i punteggi sopra. La valutazione della facilità di smontaggio si calcola in base al numero di fasi necessarie per rimuovere una parte dal prodotto, senza danneggiarlo. Il conteggio delle fasi per ciascuna parte inizia dal prodotto completamente assemblato, con il caricabatteria scollegato e una qualsiasi scheda SIM installata. I punti che vengono dati vanno dai 5 punti se servono solo due fasi ad un punto se richiede più di 15 fasi.

Il conteggio della facilità di smontaggio è completato solo quando la parte in questione risulta separata e accessibile individualmente e se è necessario utilizzare più attrezzi contemporaneamente l'uso di ciascuno di essi conta come fase separata. L’Unione Europea è molto inflessibile: operazioni come il riscaldamento delle colle per agevolare la rimozione sono conteggiate come fasi.

C’è di più, e questa è la clausola che potrebbe abbassare i punteggi dei prodotti Apple: quando è necessaria la comunicazione o l'autorizzazione a distanza, usando un software o richiamando un server per la piena funzionalità del pezzo di ricambio e del dispositivo, ciascuna di queste azioni è conteggiata come cinque fasi di smontaggio aggiuntive.

C’è poi un punteggio relativo al tipo di elementi di fissaggio assegnato in base al livello di rimovibilità e riusabilità degli elementi di fissaggio utilizzati nell'insieme del dispositivo. I punti, da 1 a 5, sono assegnati nel modo seguente: 5 punti nel caso di viti elementi riutilizzabili, 3 punti nel caso di elementi che vengono forniti nuovamente con il ricambio gratuitamente e 1 punto se gli elementi devono essere sostituiti.

Un discorso simile vale per gli attrezzi necessari per la sua sostituzione. I punti, da 1 a 5, sono assegnati nel modo seguente: 5 punti se non serve attrezzo; 4 punti se si può usare un cacciavite standard; 3 punti se serve un kit di attrezzi che però viene offerto senza costi aggiuntivi con il pezzo di ricambio; 2 punti se esiste un kit di attrezzi fornito con il prodotto; e 1 punto se l’attrezzo che serve viene venduto e deve essere acquistato.

Per quanto riguarda il punteggio sui pezzi di ricambio anche qui si va da uno a cinque punti: il punteggio massimo si assegna se i pezzi di ricambio per tutte le parti prioritarie sono disponibili sia per gli utenti finali che per i riparatori professionisti.

Se invece per gli utenti finali e i riparatori professionisti sono disponibili solo i pezzi di ricambio per il gruppo display, la batteria, la copertura posteriore (o il gruppo di copertura posteriore) e le fotocamere, mentre tutte le altre parti sono disponibili solo per i riparatori professionisti a quel punto i punti sono quattro.

Il voto scende con il decrescere del numero di pezzo di ricambio accessibile agli utenti: se ci sono solo display, batteria e la copertura posteriore sono tre punti, in caso di display e batteria 2 punti e il solo display un punto. Ovviamente i riparatori devono avere accesso a ogni parte.

Oggi ci sono in commercio anche smartphone pieghevoli e per questi è obbligatorio che ci siano anche i pezzi di ricambio per il gruppo cerniera e il meccanismo di ripiegamento meccanico del display.

Poi il capitolo aggiornamenti software: 7 anni valgono 5 punti; 6 anni 3 punti e 5 anni 1 punto. L’Unione Europea ritiene ogni smartphone e tablet debba essere supportato per almeno cinque anni.

Ultimo le informazioni sulla riparazione, e qui ci sarà da ridere: ogni distributore e produttore dovrà rendere disponibili manuali e schede di riparazione.

Per guadagnare 5 punti le informazioni sulla riparazione e la manutenzione, a eccezione dei diagrammi delle schede elettroniche dovranno essere disponibili pubblicamente e senza alcun costo per gli utenti finali. I riparatori dovranno ricevere anche i diagrammi delle schede elettroniche.

Se un'azienda non mette a disposizione degli utenti finali i manuali e le informazioni ma li mette comunque a disposizione gratis di chi ripara prodotti per lavoro, allora guadagnerà 3 punti.

Se invece queste informazioni vengono fatte pagare - ma l’UE chiarisce che la tariffa deve essere ragionevole - si avrà il minimo: 1 punto.

La tariffa è considerata ragionevole se non scoraggia l'accesso non tenendo conto di quanto il riparatore professionista faccia uso delle informazioni.

Il calcolo sopra, con la media pesata dei punteggi delle varie sezioni porta a un indice di riparabilità R che definisce la classe di riparabilità. Ecco i valori.

La tabella sotto indica le classi di riparabilità in base all'indice di riparabilità (R):

Classe di riparabilità
Indice di riparabilità (R)
A (riparabililità massima)
R ≥ 4,00
B
4,00 > R ≥ 3,35
C
3,35 > R ≥ 2,55
D
2,55 > R ≥ 1,75
E (riparabilità minima)
1,75 > R ≥ 1,00

Nell’etichetta c’è anche il disegno di una batteria. Cos’è?

Esatto, oltre alla classe di efficienza energetica l'etichetta di smartphone e tablet include informazioni sulla durata della batteria in cicli.

La durata della batteria in cicli indica il numero di cicli di carica/scarica che una batteria può sopportare prima che la sua capacità elettrica utilizzabile raggiunga l'80% della capacità nominale. La prova di durata della batteria in cicli viene eseguita fino a quando la batteria, in stato di carica completa, ha una capacità residua pari almeno all'80% della sua capacità nominale.

Per misurare la durata della batteria in cicli, si utilizza una sequenza di prova specifica: un ciclo a un tasso di scarica di 0,2 C (quindi scarica molto veloce) e da 2 a 499 cicli di scarica 0,5 C, quindi lenta. Poi si riparte.

Il numero sull’etichetta indica proprio il numero di cicli che una batteria può supportare arrotondato.

Waterproof e resistenza, l’Europa chiede smartphone impermeabili?

L’etichetta presenta anche un valore che indica il grado di protezione da agenti esterni come corpi solidi estranei e/o di acqua.

In questo caso il valore viene misurato secondo metodi di prova standardizzati ed espresso con un sistema di codifica IP (Ingress Protection), quello che conosciamo tutti. Le prove sono eseguite senza custodia protettiva.

Grado di protezione
Ingresso di corpi solidi estranei
Ingresso di acqua con effetti dannosi
 
Dimensioni del corpo solido
Protezione contro
0
nessuna protezione
nessuna protezione
1
≥ 50  mm
caduta verticale di gocce d’acqua
2
protezione contro il contatto delle dita e ≥ 12  mm
gocce d’acqua fino a 15° dalla verticale
3
≥ 2,5  mm
gocce d’acqua fino a 60° dalla verticale
4
≥ 1  mm
gli spruzzi d’acqua
5
protetto contro le polveri
i getti d’acqua
6
a tenuta di polvere
i getti d’acqua potenti
7
n.d.
gli effetti dell’immersione temporanea, profondità di 1 m
8
n.d.
gli effetti dell’immersione permanente, profondità di 1 m o più

Dall'etichetta alla progettazione: l'UE spinge al cambiamento

Qui si chiude il capitolo etichetta energetica, e come abbiamo visto include un numero enorme di dati e misure che oggi i consumatori ignorano, e molti di questi spingeranno i produttori a cambiare il modo in cui progettano i prodotti.

C’è però una cosa da considerare: tutte le prove e le misure per la durata della batteria in cicli e il grado di protezione da agenti esterni devono essere eseguite dagli stessi fabbricanti o importatori. Secondo il Regolamento sono gli stessi produttori a essere responsabili dell'esecuzione delle prove e delle misurazioni necessarie per valutare la riparabilità e l'efficienza energetica dei loro prodotti e devono fornire una documentazione tecnica completa che includa i dettagli dei calcoli, la valutazione dell'accuratezza dei calcoli e, se applicabile, una dichiarazione di identità tra modelli di diversi produttori.

Le Autorità degli Stati membri - non sappiamo chi abbia l’onere di queste verifiche in Italia - hanno il compito di verificare la conformità dei prodotti ai requisiti stabiliti dai regolamenti europei.

"Le autorità degli Stati membri verificano una singola unità del modello, ad eccezione dei test di resistenza alle cadute accidentali (cinque unità) e della durata della batteria in cicli (cinque unità). È vietato immettere sul mercato prodotti progettati per alterare automaticamente le proprie prestazioni durante le prove, al fine di ottenere risultati più favorevoli", si può leggere nel Regolamento. Vedremo.

Oltre all’etichetta, definita da uno dei due Regolamenti, c’è anche un secondo Regolamento Europeo che discliplina la progettazione per l’affidabilità e quindi la resistenza e gli aggiornamenti software.

L’etichetta serve al consumatore, ma l’UE non vuole che i produttori possano immettere prodotti costruiti male accettando punteggi bassi sull’etichetta.

Ecco quindi che sono stati introdotti alcuni requisiti che ogni smartphone e ogni tablet devono avere. Secondo il regolamento ogni smartphone o tablet introdotto in Europa dopo il 20 giugno 2025 deve resistere a 45 cadute senza alcuna pellicola protettiva o custodia protettiva separata, a eccezione dei telefoni cellulari pieghevoli diversi dagli smartphone progettati per essere utilizzati con una pellicola protettiva sul display pieghevole. I telefoni cellulari pieghevoli devono resistere a 35 cadute nello stato non esteso e a 15 cadute nello stato esteso, senza perdita di funzionalità.

La batteria dei dispositivi deve inoltre raggiungere almeno 500 cicli all'80% di capacità residua e i produttori devono implementare una serie di soluzioni software per ottimizzare il consumo e la ricarica della batteria. Dev’esserci, per esempio, una funzione di carica opzionale, selezionabile dall'utente, che termina automaticamente il processo di carica quando la carica della batteria raggiunge l'80% della sua capacità totale e una funzione di gestione dell’energia predefinita, quindi attivata dal produttore, che una volta che la batteria è completamente carica chiede al caricatore di non fornire ulteriore energia di carica, a meno che il livello di carica non scenda al di sotto del 95% della sua capacità di carica massima.

Questa è una chicca: oggi i dispositivi che arrivano al 100% vengono mantenuti continuamente al 100%: l’Europa chiede che di default ogni smartphone al 100% smetta di caricarsi e solo quando la batteria scende al 95% riparta la ricarica, questo per non sprecare energia.

L’Europa disciplina anche gli aggiornamenti del sistema operativo. Nel periodo successivo al lancio, quando uno smartphone non viene più venduto, se vengono forniti aggiornamenti di sicurezza, correttivi o delle funzionalità, devono essere resi disponibili gratuitamente per tutte le unità dello stesso modello per almeno 5 anni. Questo per evitare, si sa mai, che a qualche produttore venga in mente di far pagare un'eventuale estensione della copertura degli aggiornamenti.

Viene anche chiesto che gli aggiornamenti di sicurezza o correttivi vengano resi disponibili entro 4 mesi dal rilascio pubblico del codice sorgente, ma crediamo che qui ci si riferisca ad eventuali bug di sicurezza che devono essere chiusi entro quattro mesi dal momento in cui la patch viene resa disponibile e pubblicata dai produttori. Vita dura per i produttori Android.

Come se non bastasse l’Europa specifica che qualora un aggiornamento delle funzionalità provochi effetti negativi sulle prestazioni, il sistema operativo deve essere modificato per garantire prestazioni almeno identiche a quelle precedenti l’aggiornamento. Auguri.

Anche se stiamo parlando di smartphone e tablet, per i tablet ci sono elementi in più: lo schermo di ogni tablet posto in vendita deve superare il livello di durezza 4 sulla scala di Mohs, ad eccezione dei tablet pieghevoli progettati per essere utilizzati con una pellicola protettiva fissata in modo permanente sul display pieghevole. I dispositivi devono essere inoltre protetti dalla caduta accidentale di acqua su di essi.

Ci sono poi una serie di requisiti per la riparabilità e i pezzi di ricambio. I fabbricanti devono mettere a disposizione dei riparatori professionisti almeno una serie di pezzi di ricambio per 7 anni dopo la data di fine immissione sul mercato, ovvero quando esce il modello nuovo.

Questi pezzi sono batteria, gruppo fotocamera frontale, gruppo fotocamera posteriore, connettori audio, porta di ricarica, pulsanti meccanici, microfono principale, altoparlante, gruppo cerniera e meccanismo di ripiegamento meccanico del display nel caso di pieghevoli.

L’utente finale deve porter comprare senza problemi la batteria, la copertura posteriore o il gruppo di copertura posteriore, la pellicola protettiva per il display pieghevole, il gruppo display, il caricabatteria e il vassoietto di alloggiamento SIM o scheda di memoria.

I pezzi di ricambio devono essere consegnati a chi li chiede entro 5 giorni lavorativi per i primi 5 anni e entro 10 giorni lavorativi per i restanti 2 anni e tutti i fabbricanti devono fornire un prezzo indicativo per i pezzi di ricambio sul loro sito web, iva esclusa.

Qui la “bomba: la sostituzione della batteria deve poter essere eseguita in un ambiente d'uso da un profano, quindi ogni persona deve essere in grado di cambiare la batteria al suo smartphone.

I fabbricanti devono anche garantire un accesso non discriminatorio agli strumenti software necessari per la piena funzionalità delle parti serializzate, ovvero di quei componenti che richiedono una sorta di “pairing” con il chip.

Infine l’aspetto ambientale. Abbiamo sempre detto che Apple è l’unica azienda a fornire un report ambientale per ogni singolo prodotto venduto e ora l’Europa lo chiede a tutti i produttori.

A partire dal 20 giugno 2025, i fabbricanti, gli importatori o i mandatari devono rendere disponibili su un sito web ad accesso libero le informazioni sulle modalità di smontaggio dei prodotti e dei cari componenti non solo per la riparazione, ma anche per il recupero.

Queste informazioni devono includere la sequenza delle diverse fasi, gli attrezzi o le tecnologie di smontaggio necessari per accedere ai componenti desiderati. Le informazioni devono essere disponibili per almeno 15 anni dopo l'immissione sul mercato dell'ultima unità del modello del prodotto.

I fabbricanti devono fornire inoltre documentazione tecnica e rendere pubblicamente disponibili sui loro siti web le seguenti informazioni: compatibilità dei prodotti con schede di memoria rimovibili, ovviamente se hanno uno slot SD, la percentuale di cobalto nella batteria, di tantalio nei condensatori, di neodimio negli altoparlanti, nei motori a vibrazione e negli altri magneti e di oro in tutti i componenti . A questo si aggiunge anche la percentuale indicativa di contenuto riciclato del prodotto o di una sua parte, se disponibile. Se non disponibile, il contenuto riciclato dovrebbe essere indicato come "non noto" o "non disponibile”.

Se un prodotto poi adotta soluzioni per la salvaguardia della batteria l’utente deve saperlo, quindi le istruzioni devono includere le istruzioni su come usare funzioni che prolungano la durata della batteria, come la ricarica intelligente, e sulle modalità di attivazione di tali funzioni o sulle condizioni in cui sono più efficaci.

Se nella confezione non è incluso il caricabatteria, le istruzioni destinate all'utente devono contenere anche la seguente scritta: "Per ragioni ambientali, la confezione non include il caricabatteria. Questo dispositivo può essere alimentato con la maggior parte degli adattatori di alimentazione USB e un cavo con connettore USB Tipo-C”.

Se siete arrivati fino a qui avrete capito che ci troviamo davanti ad un cambiamento epocale a 360°. Non un cambiamento che arriverà nei prossimi anni, ma un qualcosa che diventa realtà tra tre mesi: le aziende hanno avuto due anni per adeguarsi, ma come abbiamo scritto molte delle cose dipendono da autocertificazioni e da dichiarazioni.