Il governo ha dato il via libera al nuovo “decreto bollette”, che ha l’obiettivo di offrire un sostegno concreto a famiglie e imprese colpite dal caro-energia. Il provvedimento, discusso nell’odierno Consiglio dei ministri, prevede uno stanziamento complessivo di circa 3 miliardi di euro per un trimestre, suddivisi equamente tra il settore familiare (circa 1,6 miliardi di euro) e quello imprenditoriale (1,4 miliardi di euro).
Uno degli aspetti principali del decreto riguarda l'estensione della platea dei beneficiari del bonus sociale sulle bollette, la soglia ISEE per accedere all'agevolazione verrà innalzata dai 9.530 euro attuali a 25.000 euro, con un meccanismo a scaglioni che prevede aiuti più consistenti per le fasce di reddito più basse.
Chi rientra nella soglia fino a 9.530 euro a riceverà sia il vecchio che il nuovo contributo, mentre coloro che hanno un ISEE compreso tra 9.530 e 25.000 euro beneficeranno esclusivamente del nuovo incentivo.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha detto che “le famiglie con reddito fino a 25.000 euro di ISEE, quindi la stragrande maggioranza potranno contare nel prossimo trimestre su un sostegno di circa 200 euro se ne faranno richiesta. È un contributo che salirà fino a 500 euro per chi ha già i requisiti per il bonus sociale, quindi i nuclei fino a 9.530 euro”.
Per le imprese, le risorse saranno ripartite tra le aziende ad alta intensità energetica e le piccole e medie imprese, cercando di garantire un aiuto proporzionato alle necessità. Il risparmio sulle bollette delle imprese è stato indicato in circa il 20%.
Inoltre, nel decreto è stato compreso anche il rinvio di 2 anni del passaggio al mercato libero per i clienti e le microimprese vulnerabili, ha commentato il ministro dell’Economia, Giorgetti.
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La durata limitata dell'intervento a tre mesi si basa anche sulle previsioni di una possibile riduzione del prezzo del gas nel periodo estivo; e non è da escludere anche lo scenario di prezzi più bassi a seguito di una possibile tregua o pace nella guerra tra Russia e Ucraina.
Sul fronte delle politiche energetiche a lungo termine, il Consiglio dei ministri ha dato l’ok anche al disegno di legge delega sul nucleare, che sarà presentato in Parlamento.
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