Cosa si chiede a un notebook da gaming? Che sia potente, intanto: i videogiochi recenti, e quelli futuri, devono essere eseguiti ad alta risoluzione e se possibile anche ad alto frame rate, magari sopra i 60 FPS.

Possibilmente, si chiede anche che abbia un ampio schermo; che offra molto spazio per installare diversi giochi (che sono sempre più ingombranti); che scaldi poco e che, magari, abbia un’autonomia dignitosa.

Ecco: Lenovo Legion 5 16IRX9 risponde molto bene alla maggior parte di queste richieste. Viene proposto a 2.199 euro di listino; ma lo street price si è ormai stabilizzato attorno sotto ai 1.700 euro.

Il notebook di Lenovo rappresenta una delle più recenti novità di una gamma (Legion appunto) che sta continuando a migliorarsi e da poco ospita anche i dispositivi portatili come Legion Go.

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Legion 5 16IRX9 cerca di includere il minor numero possibile di compromessi - una sfida canonica per ogni computer portatile da gioco - e perlopiù ci riesce, sebbene anche con qualche sbavatura.

Il modello in prova include:

Schermo: 16" IPS (2560 x 1600), 165 Hz, 500 nit
Processore: Intel Core i7-14650HX (16 core, 24 thread)
RAM: 16 GB DDR5
SSD: 1 TB (disponibili 953,87 GB)
Scheda video: Nvidia GeForce RTX 4070 (8 GB di memoria)
Batteria: 80 Wh
Peso: 2,49 kg
Connettività: USB-A 3.2 (prima e seconda generazione), USB-C 3.2 (seconda generazione), HDMI 2.1, RJ-45, jack da 3,5 mm, microSD, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.1

Design equilibrato e convincente

Un “problema” che possono avere molti notebook da gaming è il design eccessivo, magari con piccoli elementi che vogliono strizzare l’occhio a una cultura un po’ “edgy” del videogiocatore accanito.

L’illuminazione RGB della tastiera, che comunque è facoltativa, è l’unico aspetto che esteticamente manifesta che il Legion 5 è un notebook da gioco.

Per il resto Lenovo ha optato per un design sufficientemente sobrio: non ha aspetti eccessivi, se non fosse per le dimensioni generali e soprattutto il peso (2,49 kg), che invece sì sono più vicini a quanto ci si può attendere da un notebook di questa categoria. Per questo motivo, è un design convincente.

Considerata la principale destinazione d’uso di questo notebook, i videogiochi, è stata azzeccata anche la scelta di creare uno spazio aggiuntivo per la fotocamera frontale anziché una tacca: in questo modo non viene tolto neanche quel minimo spazio allo schermo da 16”.

Un altro punto a favore è la generosa dotazione di porte. Sul lato sinistro ci sono due porte USB-C (di cui una con supporto alla ricarica fino a 140 W), la porta jack da 3,5 mm e una porta USB-A 3.2 di seconda generazione.

Sul retro è disponibile una porta HDMI 2.1. Sul fianco destro è accessibile un interruttore che gestisce l'otturatore della fotocamera, così da disattivarla in un secondo; oltre alla porta RJ-45, e ad altre due porte USB-A 3.2, ma di prima generazione.

L'assenza del lettore d'impronte digitali potrebbe deludere chi cerca funzioni di sicurezza avanzate o un metodo di sblocco rapido del computer, ma non è un limite cruciale.

Il touchpad è uno degli aspetti meno entusiasmanti: è funzionale, ma lontano dalla precisione e qualità che ci si aspetterebbe in questa fascia di prezzo. Anzi, proprio la qualità costruttiva del touchpad risulta stonata rispetto a un notebook che, nel complesso, è molto solido. La tastiera è completa e include anche un tastierino numerico.

Lo schermo da 16 pollici ha una risoluzione di 2560 x 1600, con una frequenza di aggiornamento di 165 Hz, una copertura sRGB al 100% e una luminosità di picco di 500 nit.

Manca il supporto alla funzionalità touch, ma se ne può fare a meno senza problemi, soprattutto su un dispositivo, come questo, focalizzato sull’esperienza con i videogiochi.

Lo schermo può essere reclinato fino ad appiattirsi - anche se rimane sollevato di qualche millimetro rispetto al piano di appoggio - ma non è ribaltabile completamente. In ogni caso, è molto comodo per poter trovare sempre l'inclinazione adeguata.

La visibilità dello schermo è buona. Nel caso dei videogiochi cooperativi in locale (non così frequenti su PC), la posizione decentrata significa confrontarsi con la perdita di un po' di nitidezza al bordo opposto (quindi se si è seduti alla sinistra del notebook, sarà il lato destro meno nitido, per esempio). La luminosità di 500 nit è sufficiente, a meno di ambienti molto bui.

Come funziona Lenovo Vantage

Come parte del pacchetto di software preinstallati - che rispetto a quanto si può trovare spesso su Windows è minimale - c'è Lenovo Vantage, un’applicazione accessibile per chi non sa come gestire in modo avanzato le prestazioni di un notebook da gaming.

Il software permette di cambiare le modalità di prestazioni della scheda video, la modalità termica e altri aspetti, come i vari profili della luminosità RGB della tastiera e gli aggiornamenti di sistema.

Le modalità di lavoro della GPU sono quattro: la modalità ibrida, che passa in automatico dalla scheda integrata a quella dedicata in base alle esigenze; la modalità “Hybrid-iGPU" usa solo quella integrata per ridurre i consumi; la modalità “dGPU” usa invece solo quella dedicata, ma consuma di più; e la modalità “Hybrid-Auto” per usare la modalità ibrida quando è collegato alla corrente e invece quella Hybrid-iGPU se alimentato a batteria.

Mentre le opzioni per la modalità termica (in pratica come il dispositivo gestisce le prestazioni e il raffreddamento) includono: la modalità prestazioni, utilizzabile solo se il notebook è collegato alla corrente; la modalità bilanciata; quella silenziosa - che riduce al minimo il rumore ma anche le prestazioni del dispositivo - e infine una personalizzata, dove l’utente può scegliere le prestazioni e anche la velocità delle ventole.

In quest’ultimo caso, è possibile andare a selezionare due profili per la ventola (completa o personalizzata, in base agli intervalli di temperatura) e scegliere parametri come il target di alimentazione del processore oppure il limite della temperatura del processore o della scheda grafica. Si può passare da una modalità termica all’altra usando Fn+Q.

L'applicazione Lenovo Vantage include anche una finestra dedicata espressamente ai videogiochi (anche se viene chiamata “E-sport”).

Permette, per esempio, di mostrare in un angolo dello schermo la frequenza dei fotogrammi durante l'esecuzione di un videogioco oppure di attivare il tempo di risposta dinamico dello schermo.

Prestazioni di alto livello con i videogiochi

Le prestazioni del Legion 5 16IRX9 sono molto positive. Si tratta di un notebook che regge molto bene i videogiochi a 1600p, con picchi, a seconda del videogioco in esecuzione, superiori ai 60 FPS.

Abbiamo testato il Legion 5 16IRX9 con vari videogiochi. In ogni caso è sempre stata scelta la massima qualità grafica possibile.

Il primo test è stato eseguito in modalità prestazioni e, quando attivato, il DLSS nel profilo bilanciato; quindi il notebook è rimasto collegato alla corrente.

Quando si parla di notebook da gaming, questi vengono usati come postazioni semi-fisse: questo perché quando sono alimentati a batteria, la GPU non può lavorare al meglio.

Ecco i risultati ottenuti:

Videogioco 1600p (no DLSS) 1600p (DLSS) 1200p (no DLSS) 1200p (DLSS)
Baldur's Gate 3 93 FPS 115 FPS 114 FPS 147 FPS
STALKER 2 60 FPS 93 FPS 91 FPS 119 FPS
The Callisto Protocol [non supporta DLSS] 86 FPS / 112 FPS /
Starfield 43 FPS 86 FPS 56 FPS 102 FPS
The Witcher 3 41 FPS 67 FPS 66 FPS 92 FPS
A Plague Tale: Requiem 65 FPS 81 FPS 85 FPS 117 FPS

Qualche riferimento, più per la cronaca, rispetto alle prestazioni del notebook con i videogiochi a 1600p (ma senza implementare il DLSS) quando è alimentato a batteria. Come detto prima, in questo caso la scheda video non può lavorare al massimo della sua capacità; e quindi i risultati sono inferiori.

Per esempio, il Legion 5 ha eseguito Baldur's Gate 3 a 1600p a circa 45 FPS, che sono saliti a 60 FPS abbassando la risoluzione a 1200p. STALKER 2 scende, a 1600p e senza DLSS, a circa 40 FPS, mentre Starfield è spesso sotto ai 40 FPS. Con The Witcher 3 si arriva a 43-44 FPS.

Un accenno anche alle prestazioni del SSD da 1 TB (firmato Samsung) integrato nel Legion 5. Il test è stato effettuato con CrystalDiskMark e ha mostrato buonissime velocità sia nella lettura sia nella scrittura dei dati.

Il benchmark di Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 include un benchmark interno, che permette di valutare le prestazioni, espresse in fotogrammi per secondo, a determinate configurazioni grafiche.

Abbiamo testato tre diverse configurazioni - Ray Tracing Overdrive a 1600p e 1200p, e Ultra con DLSS e Frame Generation attivi a 1600p - sia con il notebook alimentato a corrente sia a batteria.

Questi i risultati:

Condizione Ray Tracing Overdrive (1600p), media Ray Tracing Overdrive (1600p), max Ray Tracing Ovedrive (1200p), media Ray Tracing Overdrive (1200p), max Ultra con DLSS e Frame Generation (1600p), media Ultra con DLSS e Frame Generation (1600p), max
Alimentato a corrente 33 FPS 38 FPS 42 FPS 47 FPS 59 FPS 75 FPS
Alimentato a batteria 20 FPS 23 FPS 27 FPS 31 FPS 40 FPS 51 FPS

Temperatura sotto controllo, autonomia scarsa

Il sistema di raffreddamento del Legion 5 è efficace nel mantenere temperature e consumi sotto controllo, anche sotto carico.

Si tratta di una caratteristica importante perché in caso contrario l'esperienza di gioco con mouse e tastiera può risentire del riscaldamento generale del dispositivo. Invece, con Legion 5 siamo stati piacevolmente sorpresi dal constatare che, anche dopo lunghe sessioni di gioco, la temperatura sia rimasta dignitosa. 

Le impressioni che avevamo avuto sono state confermate dal rilevamento dei sensori. Ciò è evidente dal grafico seguente, che raccoglie le informazioni sulla prestazione del dispositivo registrate durante una prolungata sessione di gioco con Baldur’s Gate 3:

Tuttavia, quando il notebook è in modalità prestazioni, e proprio per mantenere stabile la temperatura, le ventole sono particolarmente rumorose: durante le sessioni di gioco, l’uso di cuffie è praticamente obbligatorio, altrimenti le ventole coprono l’audio del gioco.

Quando abbiamo tenuto acceso il notebook in modalità prestazioni vicino ad altre persone che stavano lavorando, il loro fastidio sullo "sventolamento" era evidente, proprio perché molto forte. Insomma, un elemento che va tenuto da conto sia per sé sia per gli altri: ma l'alternativa sarebbe stata avere temperature maggiori, e quindi meglio così.

Un altro appunto sull'uso quotidiano. La fotocamera frontale è di ottima qualità e le immagini video sono molto buone. Il microfono integrato registra un'audio dignitoso.

In ogni caso, essendo basato su scheda video Nvidia, si può installare Nvidia Broadcast per implementare un modello di IA per migliorare l'audio e il video nel caso in cui si avessero altre esigenze, così come incrementare la rimozione del rumore e dell'eco. 

Infine, l’autonomia del Legion 5 16IRX9 è sotto la media.

Con il test di Procyon, il Legion 5 16IRX9 ha registrato 2 ore e 31 minuti nell’utilizzo video e 2 ore e 33 minuti in quello da ufficio, che simula l’utilizzo di varie applicazioni di Microsoft Office. Sono valori allineati alla nostra esperienza pratica. Significa che per una giornata di lavoro di 8 ore, il notebook va ricaricato almeno due volte per poter coprire circa 7 ore e mezza di uso misto.

Ci sono applicazioni, come Meet, che mettono particolarmente sotto sforzo l'autonomia. Dopo 70 minuti di videoconferenza su Meet, e con la batteria completamente carica all'inizio, il sistema ha segnalato l'attivazione della modalità di risparmio energetico, impostata quando la carica raggiunge il 20%.

Se parliamo di sessione di videogiochi a 1600p e modalità termica bilanciata, si sta sotto all’ora.

In questo senso, la ricarica rapida è un grande vantaggio: l’alimentatore da 300 W consente di raggiungere livelli di carica elevati in breve tempo. Inoltre, la possibilità di ricaricare tramite USB-C (fino a 140 W) è comoda per utilizzi meno intensivi.