Apple ha rinviato a un generale “prossimo anno” l’implementazione di Apple Intelligence in Siri, cioè quelle funzioni che danno all’assistente la capacità di attingere alle informazioni personali dell'utente per rispondere alle domande e avere un controllo più preciso sulle app.

Lo hanno riferito Bloomberg e il blog Daring Fireball - noto per i suoi approfondimenti sulla tecnologia e in particolare sui prodotti Apple - il quale ha riportato anche un commento della portavoce dell’azienda, Jacqueline Roy: “Siri aiuta i nostri utenti a trovare ciò di cui hanno bisogno e a fare le cose velocemente, e negli ultimi sei mesi abbiamo reso Siri più colloquiale, introdotto nuove funzioni come la digitazione di Siri e la conoscenza dei prodotti, e aggiunto un'integrazione con ChatGPT. Abbiamo anche lavorato a un Siri più personalizzato, che gli permetta di conoscere meglio il vostro contesto personale e di agire per voi all'interno delle vostre app e in tutte le applicazioni. Ci vorrà più tempo del previsto per realizzare queste funzioni e prevediamo di lanciarle nel corso del prossimo anno”.

La “Siri più intelligente” era stata annunciata da Apple nel corso della WWDC a giugno dello scorso anno, contestualmente alla rivelazione di Apple Intelligence, e con la promessa che sarebbe arrivata nel 2025. Si dovrà invece aspettare un generico 2026.

"I dati di Siri non vengono usati per le pubblicità". Apple risponde ancora alla domanda: gli smartphone ci ascoltano?

Vai all'approfondimento

Ancora Bloomberg, a febbraio, aveva riportato voci interne all’azienda secondo le quali Apple stava incontrando difficoltà a terminare lo sviluppo delle funzionalità e che i miglioramenti sarebbero stati rinviati almeno fino a maggio, cioè a iOS 18.5. Inizialmente il rilascio era stato previsto con iOS 18.4.

Le voci hanno raccontato anche che gli ingegneri di Apple hanno cercato di risolvere una serie di bug nel progetto, senza però riuscirci; e che il capo del software, Craig Federighi, e altri dirigenti hanno espresso forti preoccupazioni sul fatto che nei loro test personali la nuova Siri non funzionasse correttamente, o almeno come pubblicizzato lo scorso giugno.

Al di là del comprensibile imbarazzo tecnologico di non riuscire a lanciare una funzione già presentata e riguardante un tema così caldo e competitivo come l’IA generativa, Apple deve affrontare indirettamente anche tutti gli utenti mossi all’acquisto di un iPhone 16 per avere relativamente presto tutte le nuove funzioni di Apple Intelligence; che invece dovranno aspettare il 2026, cioè quando sarà già in commercio iPhone 17.

Alexa+, per capire quanto è rivoluzionaria bisogna vederla in azione. Il video completo

Vai all'approfondimento