Dopo la mancata presentazione al CES di Las Vegas e quasi due mesi di indiscrezioni AMD svela le sue carte: RX 9070 (549$) e RX 9070 XT (599$). Due schede, due soluzioni che l’azienda americana propone ai giocatori che non sono riusciti a mettere le mani su una scheda NVIDIA o non hanno la minima intenzione di spendere una cifra esorbitante per schede video che sono anche fin troppo potenti per quelle che sono le necessità di oggi.
AMD lo dice chiaramente: le nuove schede vanno a intercettare quelle che sono le esigenze dei giocatori di oggi partendo da un budget non eccessivo. Negli ultimi anni, infatti, l’85% dei giocatori ha speso meno di 700 euro per una scheda video. Tra le esigenze anche il supporto al 1440p che è la risoluzione più ambita, miglioramento delle prestazioni in ray tracing e possibilità di upgrade facile.
Se da una parte la concorrenza sta avendo problemi con i connettori di alimentazione, che faticano a gestire un consumo comunque importante, AMD si propone con il classico connettore 8 pin rodato e garantito e un consumo che non passa i 300 Watt.

La serie RX 9000 annunciata oggi segna il debutto anche dell’architettura RDNA 4 e quindi di una nuova Compute Unit: non viene rivoluzionata nelle sue unità di rendering, ma subisce modifiche nei due elementi che servono a AMD per tenere il passo con NVIDIA, il ray tracing e l’accelerazione AI.

La nuova compute unit segna il debutto di nuovi acceleratori ray tracing di terza generazione che gestiscono il doppio dei raggi per singola unità e di nuovi acceleratori AI. Questi ultimi raddoppiano le prestazioni in FP16 e introducono il supporto all’FP8, oltre a sfruttare la “sparsity” (sparse data, ossia molti valori zero) per saltare i calcoli inutili se nelle matrici sono presenti zeri.

Grazie allo sparsity i nuovi core possono contare su un aumento di prestazioni ancora superiore rispetto alla vecchia generazione: AMD dice che sono quattro volte più veloci su matrici o tensori con numeri in virgola mobile a 16 bit e 8 volte più veloci nel caso di numeri in virgola mobile a 8 bit. I nuovi acceleratori, soprattutto il supporto agli FP8, sono quelli che abilitano soluzioni come FSR4, il nuovo sistema di upscaling basato su machine learning che sarà esclusiva di questa generazione.
AMD ha scelto, lo aveva già annunciato, di non competere nel segmento hi-end lasciando campo bianco a NVIDIA, tuttavia ha costruito le sue nuove GPU su una base solida partendo dal supporto PCI Express 5 e passando alle uscite video HDMI 2.1b e DisplayPort 2.1a. Nuovo anche l’encoder video, che offre una qualità visiva a livello di compressione del 20% superiore rispetto all’encoder di RDNA3 e a parità di bitrate.

Le schede come abbiamo detto sono due e AMD le posiziona tra la RX 7900XT e la RX 7900 GRE: RX 7900 e RX 7900 XT sono costruite sullo stesso die ma il modello superiore, oltre ad avere più compute units attive, può contare su una frequenza di clock più elevata che alza i consumi del 50% circa: da 200 Watt si passa a 300 Watt.

La GPU Navi 48 che rappresenta la base di partenza ha 53,9 miliardi di transistor distribuiti in un'area di 356,5 mm2; il processo produttivo è quello a 4 nanometri di TSMC. All’interno troviamo 64 MB di Infinity Cache di terza generazione, 8 MB di cache L2 e 2 MB di Compute Unit Cache complessiva.
Prendendo i due modelli singoli la RX 9070 ha 56 Compute Unit RDNA4 ognuna dei quali ha un acceleratore RT e due acceleratori AI, per un totale di 56 e 122 acceleratori. La frequenza di clock è di 2.52 GHz, la memoria di 16 GB.

Sul fronte prestazioni AMD fa un confronto con la RTX 3080 di NVIDIA anche se, con un prezzo di base di 549 euro, questa soluzione si confronta con la nuova RTX 5070 che ancora NVIDIA deve rilasciare ma che ha già presentato.
I benchmark che AMD ci ha mostrato parlano del 38% di prestazioni in più (medie) rispetto alla RX 6800 XT e del 26% in più rispetto alla NVIDIA RTX 3080, questo in 4K con dettagli massimi. Non vengono dati gli FPS, solo l’incremento in termini di prestazioni pure.
Molto più dettagliato il confronto fatto da AMD rispetto alla RX 7900 GRE dove viene indicato un incremento del 21% in 4K e del 20% in 1440p.


La RX 9070 XT, grazie ad un aumento del clock, dei core e del TDP ci mette davanti a un incremento di prestazioni più consistente e si inizia a parlare di 4K, seppur con le tecnologie di AMD attive: il modello da 599$ ha 64 CU, 2.97 GHz di clock e 304 Watt di TDP, sempre 16 GB la memoria.
Qui AMD si misura con la RTX 3090 e dice che la RX 9070 XT è del 26% più veloce della scheda NVIDIA e del 51% più veloce rispetto alla RX 6900 XT.

Se non si fosse capito AMD confronta la scheda con modelli non recenti perchè coloro che sono interessati a queste schede probabilmente devono sostituire una scheda con almeno 3 anni di vita alle spalle.
Nel confronto con la RX 7900 GRE l’incremento di prestazione è del 42% in 4K e del 38% a risoluzione 1440p.


AMD non rinuncia tuttavia al confronto con la RTX 5090 Ti: AMD si avvicina molto in termini di prestazioni con un prezzo però decisamente più basso: la soluzione NVIDIA parte infatti da 749 dollari.

Spazio anche per la parte software: AMD FidelityFX Super Resolution 4, che chiameremo FSR 4, è la risposta di AMD al DLSS di NVIDIA. Questa tecnologia si appoggia ad una rete neurale per l’upscaling e proprio per la richiesta di acceleratori AI FP8 è compatibile esclusivamente con le schede video Radeon RX 9000.

Rispetto al DLSS FSR4 supporta solo il frame generation (singolo) e l’upscaling con machine learning, e si posiziona quindi a fianco del DLSS 3: andrà valutato nelle performance.
AMD ha rilasciato alcuni grafici che dimostrano l’ovvio (ma consistente) aumento di prestazioni in termini di fps quando si usano upscaling e frame generation.

Le schede saranno disponibili a partire dal 6 marzo e la soluzione di AMD sembra interessante anche se forse la differenza tra le due schede è più ampia dei 50 dollari di differenza di prezzo: 499$ e 599$ sarebbero stati prezzi più adeguati. Non sono prezzi economici: calcolando le tasse che sono sempre escluse nei prezzi americani sul mercato italiano queste schede potrebbero arrivare attorno ai 650 euro il modello base e a 750 euro il modello XT. Prezzi che comunque sono più alti di quanto si aspettassero gli appassionati.
AMD ha sicuramente portato sul mercato una buona proposta ma non sappiamo se sia sufficiente per contrastare quello che propone NVIDIA. Prima di tutto vanno guardati i prezzi italiani, che potrebbero anche essere più alti di un semplice +22% rispetto al prezzo in dollari. In secondo luogo i grafici che AMD ha pubblicato in termini di prestazioni pure parlano solo di percentuali e non di FPS: con le percentuali non si gioca, con gli FPS si, e per giocare in modo ottimale con queste schede in 4K servono tecnologie come il DLSS e FSR4. NVIDIA con l’uso dei trasformer ha fatto un lavoro incredibile: la qualità dell’upscaling è migliorata drasticamente e anche la generazione dei fotogrammi multipli riesce a gestire egregiamente tante situazioni complesse, anche se non tutte.
La sfida non si gioca più sulla potenza pura: se la RX 9070 XT differisce per pochi punti percentuali rispetto alla NVIDIA 5070 TI, ma una fa 21 FPS e l’altra 23, è un dato che non interessa. Se FSR 4 sarà all’altezza, qualitativamente, del DLSS 3 AMD avrà invece ottime possibilità di giocarsi la sua sfida.
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