Da anni aspettiamo, come milioni di famiglie, che la fibra vera FTTH raggiunga la nostra abitazione senza avere alcuna previsione in merito. Potrebbe essere quest’anno, l’anno prossimo o potrebbe anche non arrivare mai perché i piani di copertura prevedono anche l’uso dell’FWA come soluzione per portare la larga banda nei posti dove non si può scavare facilmente.
Oggi vogliamo parlare proprio dell’FWA perché in una zona dove da anni la connessione più veloce raggiunge nelle ore del giorno meno “trafficate” i 4 Mbps di picco, stiamo parlando di una vecchia ADSL in rame collegata alla centrale, l’arrivo dell’FWA 5G è stato visto come un piccolo miracolo.
Nonostante lo scetticismo generale dovuto al fatto che si tratta comunque di una connessione radio e l’interessante offerta di Starlink, che oggi offre il kit gratuitamente a chi si abbona per almeno 12 mesi, abbiamo deciso di vedere come va realmente una FWA 5G Outdoor per capire se davvero le preoccupazioni e i preconcetti di molte persone sono fondati.
Lo scetticismo nei confronti della tecnologia FWA (Fixed Wireless Access)
Nonostante i suoi recenti progressi, soprattutto con l'avvento del 5G, attorno all’FWA e alle connessioni a larga banda radio c’è sempre stato un po’ di scetticismo. Questo deriva da una combinazione di fattori tecnici e esperienze passate, e per questo motivo è necessario fare una premessa.
L’FWA non è una connessione per tutti: i vari operatori hanno abilitato l’FWA solo in determinate zone e in alcune di queste viene resa disponibile l’FWA 5G Outdoor, quella soluzione che prevede l’installazione di una piccola antenna esterna puntata verso una stazione radio base.
Detto questo è evidente che la qualità e la velocità della connessione FWA dipendono fortemente dalla distanza dalla stazione radio base (l'antenna dell'operatore) e dalla presenza di ostacoli fisici (edifici, alberi, colline) tra l'antenna dell'operatore e quella installata presso l'utente. La necessità di una buona "linea di vista" (Line of Sight - LoS) o quasi può essere un limite ed è un po’ il motivo per il quale il contratto FWA è “bloccato” fino a quando un tecnico non viene a fare un sopralluogo, fa una misura sul campo e vede se si riescono a raggiungere quelle che sono le promesse di contratto in termini di velocità, nel nostro caso (FWA Vodafone) 300 Mbps come velocità di download e 50 Mbps come velocità di upload.
Inoltre, anche se le tecnologie moderne sono più resilienti, condizioni meteo avverse (pioggia intensa, nebbia fitta, neve) possono potenzialmente degradare la qualità del segnale radio anche se in Italia l’FWA 5G, tranne alcuni rari casi sperimentali, non utilizza le onde millimetriche (più sensibili a questi fenomeni) ma il classico 5G sotto i 6 GHz.
Tra le altre preoccupazioni relative all’FWA c’è poi la banda garantita, perché molti credono che durante le ore di punta o in aree densamente popolate si abbia una diminuzione della velocità effettiva per singolo utente a causa della congestione, simile a quanto avviene con le reti mobili per smartphone.
Infine c’è il ping: sebbene il 5G FWA abbia notevolmente migliorato la latenza rispetto alle precedenti generazioni in generale la latenza tende ad essere leggermente superiore a quella ottenibile con una connessione in fibra ottica FTTH.
È davvero così? Ecco come ci siamo trovati dopo un mese di FWA
Installare una FWA non è come fare un abbonamento FTTH in una abitazione già cablata, bisogna posizionare l’antenna esterna.
Questa deve essere direzionata verso il ripetitore radio più vicino e nel nostro caso abbiamo un ripetitore Vodafone a circa 500 metri in linea d’aria ben visibile dal tetto, dove abbiamo fatto installare l’unità esterna.

L’antenna che viene installata è alimentata tramite Power Over Ethernet, quindi l’alimentazione viene portata direttamente dal cavo ethernet a valle del quale c’è un alimentatore da collegare alla corrente.
A differenza di un terminale per la fibra (ONT) al quale può essere agganciato un qualsiasi router, nel caso della FWA Vodafone è necessario collegare la Vodafone Station in cascata. Esiste una procedura, non alla portata di tutti, per eliminare la Power Station e sostituirla con un router di altra marca. La SIM per la navigazione è inserita direttamente dentro l’antenna, non è nella Power Station.
Nel nostro caso specifico abbiamo collegato in cascata un sistema Wi-fi 7 Netgear Orbi pertanto abbiamo spento sia il Wi-fi sia il firewall del router Vodafone che non fa praticamente nulla se non girare la banda su una delle porte LAN, ed è poi il sistema wireless mesh Netgear a fornire banda in tutta la casa e a fare da firewall.
Prima di vedere la velocità raggiunta e quelli che possono essere i problemi, premettiamo che una connessione FWA è diversa da una sim 5G all’interno di un router: sebbene l’antenna che serve il segnale 5G per gli smartphone sia la stessa che fornisce anche la banda per la casa, l’antenna FWA registrata sulla rete ha priorità di banda e ha banda assicurata.
Abbiamo impostato uno speed test automatico ogni 2 ore per un intero mese e non siamo mai scesi sotto i 350 Mbps di velocità di download e i 52/53 Mbps di velocità di upload.


Siamo oltre la soglia che Vodafone promette da contratto, e in alcuni momenti la velocità ha superato anche i 400 Mbps. Siamo davanti ad un contratto “limitato”: per i clienti con partita IVA è infatti possibile arrivare a 500 Mbps in download e a 100 Mbps in upload.


Quello che è ci ha ovviamente colpito è la stabilità: pur essendo davanti ad un segnale radio in un mese, anche con la pioggia e in ogni ora del giorno, la velocità non è mai scesa sotto quello che è il minimo garantito. Con un ping che non è bassissimo (attorno ai 20 ms), ma è comunque adeguato anche al gioco online.
La FWA 5G Outdoor non ha ovviamente prestazioni da FTTH ma è superiore a quello che avevamo prima (non ci voleva molto) e alle varie connessioni FTTC da 100 Mbps e 200 Mbps.
Con un prezzo che non è neppure fuori mercato, stiamo parlando di 23.99 euro al mese con Vodafone ma questo dipende ovviamente dalle diverse offerte. Bisogna anche considerare, e spesso non viene fatto, che pur avendo una connessione velocissima molti servizi sono il vero collo di bottiglia e sono davvero pochi i casi dove una connessione con download a 1 Gbps viene sfruttata a pieno.
Nel nostro caso specifico ci sono solo due note da fare. La prima è un problema decisamente fastidioso con la Xbox che abbiamo già segnalato a Vodafone e speriamo venga risolto presto: il download dei giochi dai server Xbox non ha velocità costante ma è intermittente. Scarica veloce e si ferma, scarica veloce e si ferma. Il problema ci è stato segnalato anche da un nostro lettore e sembra essere legato proprio alla comunicazione tra i server di Microsoft e Vodafone: nel nostro caso specifico le pause sono di qualche secondo e non disturbano più di tanto ma pare che in altri casi si fermi per minuti, e questo vuol dire che può servire un giorno intero per scaricare una patch di gioco. Vi terremo aggiornati su questo punto.
L’altra questione, forse quella più delicata, è il consumo di dati. Sebbene la connessione venga venduta come illimitata c’è, come in ogni SIM, un limite di uso “corretto” e personale. “Se la tua offerta FWA é 5G, il volume dei dati che usi in un mese deve essere inferiore a 5 volte il consumo medio mensile dei clienti con offerte omogenee o analoghe (dato disponibile sul sito vodafone.it)” scrive Vodafone sul contratto di utilizzo, e nel prospetto di trasparenza tariffaria il volume medio dei dati degli utenti con FWA è di circa 200 GB. Al mese.
Questo vuol dire che nonostante venga venduto come illimitato quando si arriva ad 1 Tera (1000 GB) di traffico mensile incluso è prevista la riduzione della velocità fino a 3 Mbps in download e 1 Mbps in upload.
1 TB può apparire una soglia difficile da raggiungere, ma nel caso di Xbox con GamePass, dove i giochi possono superare anche i 100 GB, non è difficile toccare il limite. Si dovrebbe trattare in ogni caso di una soglia oltre la quale scatta un campanello di allarme e non sistematicamente una riduzione della velocità, anche perché non esiste alcun contatore ufficiale che tiene traccia della soglia: sull’app mobile esce “illimitato”.
Vodafone, giustamente, si vuole tutelare nel caso di utilizzo fraudolento ed è perfettamente consapevole che anche con un utilizzo personale si potrebbe passare la soglia di utilizzo soprattutto se si passa molto tempo davanti alla TV con streaming 4K e console “only digital”. Abbiamo comunque chiesto delucidazioni a Vodafone anche su questo punto specifico.
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