Dopo settimane di incertezza, il bonus per l’acquisto di elettrodomestici sta per sbloccarsi grazie a un emendamento di Fratelli d’Italia al decreto bollette, ha riportato il Sole 24 Ore.

La modifica, a firma del deputato Silvio Giovine, punta a superare gli ostacoli che hanno ritardato l’attuazione dell’incentivo previsto dalla legge di bilancio, con un occhio di riguardo ai produttori italiani.

Bonus rivisto per tutelare il made in Italy

Il principale nodo riguardava i requisiti di efficienza energetica: il testo originale prevedeva una soglia minima di classe B; ma questa limitazione avrebbe penalizzato le aziende italiane, che difficilmente producono elettrodomestici in questa categoria.

Con l'emendamento, allora, viene cancellato questo vincolo e rimandata la definizione dei prodotti incentivabili a un decreto interministeriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e del Ministero dell'Economia (MEF), già in fase avanzata di preparazione.

Una delle condizioni chiave sarà che i prodotti siano fabbricati in uno stabilimento situato nell’Unione europea e che il vecchio elettrodomestico venga smaltito correttamente.

Incentivi fino a 200 euro e niente click day

Il bonus prevede un contributo fino al 30% del costo di acquisto, con un tetto massimo di 100 euro per singolo elettrodomestico, che sale a 200 euro per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 25.000 euro.

Il budget complessivo disponibile è di 50 milioni di euro, anche se una parte verrà destinata alla gestione della misura.

Un’altra novità riguarda l’erogazione del contributo: sarà riconosciuto direttamente come sconto in fattura, eliminando il rischio di un click day. Sulla falsa riga, insomma, di come venne erogato il bonus TV. Poi saranno i venditori a recuperare lo sconto tramite credito d’imposta.