Intel ha un nuovo amministratore delegato, si chiama Lip-Bu Tan e arriva dopo l’allontanamento di tre mesi fa del precedente CEO, Pat Gelsinger. Tan assumerà concretamente l’incarico il 18 marzo.

Tan è il quarto ad nominato da Intel negli ultimi sette anni. Il ruolo era stato lasciato vacante da Brian Krzanich nel 2018, costretto a dimettersi dopo la scoperta di una relazione non appropriata con una dipendente. Nel gennaio 2019 il timone passò a Bob Swan, rimasto in carica per appena due anni prima di lasciare il posto a causa di forti pressioni della concorrenza e dei ripetuti ritardi nello sviluppo dei chip. Dal 2021 il ruolo è stato ricoperto da Gelsinger, che quindi ha lasciato spazio a Tan.

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La biografia di Lip-Bu Tan racconta che è un investitore tecnologico e un dirigente con 20 anni di esperienza nel settore dei semiconduttori. Dal 2009 al 2021 è stato amministratore delegato Cadence Design Systems, chiamato proprio per risollevare i conti dell’azienda che, sotto la sua guida, ha triplicato i ricavi.

Tan ha comunque già fatto parte di Intel. È stato nel Consiglio di amministrazione dal 2022 al 2024, lasciando la società nell’agosto del 2024 a causa di motivi personali e dichiarando la necessità di "riorientare i propri impegni". In quel periodo, Intel stava attraversando un momento difficile, con previsioni di ricavi inferiori alle attese, un drastico taglio del personale (oltre il 15% della forza lavoro) e la sospensione dei dividendi.

In cosa Tan sarà diverso da Gelsinger

Quando nel 2021 assunse la guida dell’azienda, Gelsinger presentò una strategia di riposizionamento per Intel: trasformare l'azienda in una fonderia capace di produrre chip per clienti esterni oltre che per uso interno. Nonostante questa visione, i ricavi dei prodotti Intel hanno continuato a registrare un calo, preoccupando gli investitori per le considerevoli spese in conto capitale richieste dall'espansione produttiva, incluso un impianto industriale in Ohio dal costo di 20 miliardi di dollari.

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In seguito alla pubblicazione di risultati finanziari insoddisfacenti, erano emerse voci su una possibile vendita di Intel, con Qualcomm tra i potenziali acquirenti interessati. Da quel momento gli esperti di settore hanno quindi analizzato diversi scenari, tra cui la separazione della divisione fonderia o la cessione delle unità di prodotto, comprese quelle dedicate ai chip per server e PC, a un'azienda concorrente.

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Da quanto si legge nel comunicatocon cui si è presentato all’azienda, Tan intende basare il suo mandato su rischi calcolati per superare i concorrenti nei settori dove è rimasta indietro e accelerare nei settori dove il progresso è stato più lento del previsto, con una mentalità orientata a dare la precedenza alle necessità dei clienti.

In generale, Tan non si allontanerà troppo dalla visione di Gelsinger, dato che, scrive, “lavoreremo duramente per ripristinare la posizione come azienda di prodotti di livello mondiale, affermarci come fonderia di livello mondiale e deliziare i nostri clienti come mai prima d'ora. Questo è ciò che ci viene chiesto in questo momento, mentre ricostruiamo Intel per il futuro”.