Ogni anno Lenovo si presenta alle fiere più importanti con concept più o meno stravaganti: abbiamo visto laptop trasparenti, laptop con schermi arrotolabili e quest’anno anche uno schermo pieghevole.
L’edizione 2025 del Mobile World Congress ha portato però quello che è ancora un concept, ma è forse il concept più furbo e più utile che ci sia capitato di vedere negli ultimi anni in un settore che, a livello di innovazione, è un po’ stagnante.
Lenovo ha messo sul retro del suo Yoga Solar un pannello solare, e lo ha fatto senza aumentare lo spessore e il peso del laptop e senza nemmeno deturpare il design che anzi, con il rivestimento in vetro scuro e la trama a quadri dati dalla cella è particolare e per nulla fastidioso.
Questo perché le 84 celle solari sono realizzate con un design back contact, tutti i contatti elettrici, che raccolgono e trasferiscono l’energia generata, sono posizionati dietro le celle solari.
Questo permette alla parte frontale del pannello di catturare una maggiore quantità di luce e Lenovo dice di essere riuscita a raggiungere un tasso di conversione superiore al 24%, migliore di quello dei pannelli solari tradizionali.
La prima cosa che viene in mente, vedendo un laptop con una cella solare integrata, è che Lenovo stia pensando solo di fare un laptop che si possa ricaricare al sole. Si può caricare, ovviamente, ma l’obiettivo non è quello come non è quello di avere un laptop che non si scarica mai, il sole ad un certo punto tramonta.
Lenovo ha messo una cella che, in una giornata soleggiata, riesce a erogare 3 Wp, con una media di 2.5 Wp dati ovviamente dalla diversa esposizione e dall’inclinazione della cover. Questo vuol dire che servirebbero circa 20 ore per ricaricare totalmente il laptop che ha una batteria da 50 Wh, troppe.
La cella solare serve per ridurre il consumo di batteria rendendo di fatto il laptop più efficiente: nel momento in cui abbiamo provato il laptop a Barcellona non c’era il sole e stavamo lavorando vicino ad una finestra: cielo nuvoloso, laptop aperto quindi inclinazione del pannello non ottimale ma la cella, comunque, stava generando 0.28 Watt.
Non sono tantissimi, ma durante una giornata lavorativa equivalgono a circa 2.5 Wh, quindi abbiamo recuperato il 5% di carica della batteria attingendo dal sole. In una giornata soleggiata, anche lavorando in ufficio, si può arrivare a circa 0.8 Wp, e questo vuol dire che la cella solare fa risparmiare circa il 15% di batteria durante un uso di 8 ore senza fare nulla.
Se si espone il laptop al sole, con la cover chiusa, la produzione aumenta: 20 minuti di luce solare diretta generano abbastanza energia per alimentare fino a un’ora di riproduzione video.
Questo è però il principale problema che Lenovo sta cercando di gestire: il limite attuale è il surriscaldamento nel caso in cui si decida di lasciare il laptop sotto il sole diretto per ricaricarsi.
Quando questo problema sarà risolto, se si riuscirà a risolvere, vedremo probabilmente la cella applicata a prodotti commerciali.
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