Netatmo rinnova la propria videocamera da interni, anzi la rivoluziona completamente, cambiando tutto, a partire dal form factor. Il vecchio modello da appoggio (simile alla prima stazione meteo Netatmo) diventa ora una videocamera a snodo con la possibilità di installazione su un piano, a parete o a soffitto, disponibile in finitura nera o bianca. Ma non si tratta solo di un restyling estetico.

Gli ingegneri di Netatmo hanno analizzato quello che gli utenti vorrebbero da una videocamera di sicurezza, analizzandone la scala di valori. La privacy è importante per più di tre quarti degli utenti.

Per questo motivo, la parola d'ordine di questo prodotto è "privacy innanzitutto" - con un non troppo velato riferimento ai produttori cinesi e al ricorso spesso invasivo del cloud. La nuova Indoor Camera Advance di Netatmo, infatti, non registra su cloud e neppure invia immagini a qualche server per l'analisi del movimento e della scena.

E - l'azienda ci tiene a sottolinearlo - sia la progettazione che la programmazione di questo prodotto ne fanno un apparecchio prettamente europeo.

Malgrado il funzionamento totalmente in locale, la videocamera Netatmo ha un comportamento "intelligente": è infatti di riconoscere i volti delle persone grazie a un modello AI, che però gira interamente in locale sull'apparecchio, così da garantire la massima riservatezza.

Se il volto riconosciuto è tra quelli censiti, si disattiva il rilevamento del movimento e, se impostata così, la videocamera chiude anche lo shutter meccanico, così da prevenire ogni ripresa indesiderata. Se invece il volto rilevato è di uno sconosciuto, è possibile invece programmare la Indoor Camera Advance per scatenare un evento, una semplice notifica o eventualmente anche un allarme. Inoltre, la videocamera può armarsi automaticamente grazie al geofencing e al rilevamento della posizione degli abitanti della casa. Il riconoscimento del movimento è esteso anche agli animali domestici, che quindi non scatenano falsi allarmi con il loro girovagare per casa in mancanza di presidio umano.

Dal punto di vista prettamente tecnico, il progetto ottico offre un angolo di visione di 130 gradi e può contare su un sensore in risoluzione Full HD: questa, in piena era di 4K è una piccola delusione; probabilmente l'azienda ha preferito favorire la sensibilità del sensore alle basse luci rispetto alla risoluzione bruta, ritenendo un buon Full HD migliore di un brutto 4K, e probabilmente non ha tutti i torti. Le immagini catturate, però, sono in HDR, così da mitigare eventuali controluce o inquadrature dai forti contrasti in particolari situazioni di illuminazione o ore del giorno. Lo zoom è digitale fino a 20x (ovviamente con rescaling dell'immagine).

Le clip video, come dicevamo, vengono salvate in locale, sulla microSD card interna: sempre in nome della massima privacy, contrariamente a quanto accade abitualmente, i video catturati sono criptati così da non poter essere accessibili senza una chiave di sblocco per chi dovesse sottrarre la scheda. L'utente può anche decidere, per maggiore sicurezza, di inviare i video catturati anche in cloud, ma non quello della casa produttrice, ma il proprio, come per esempio un repository Dropbox.

C'è anche un canale audio bidirezionale: l'ascolto remoto è garantito da un mini array di microfoni beamforming, in grado di rimuovere eventuale rumore di fondo; ci si può mettere anche in comunicazione con chi è nei pressi della videocamera, grazie all'altoparlante integrato (fino a 80 dB di pressione sonora). Il sistema audio ha un circuito di soppressione del feedback che garantisce l'assenza di "corti circuiti" sonori e fastidiosi eco.

La Indoor Camera Advance non funziona a batteria ma solo con alimentazione via USB-C: da un lato questo garantisce affidabilità rispetto agli scaricamenti imprevisti; d'altro lato rende la videocamera "cieca" in caso di blackout, più o meno indotto da eventuali malintenzionati. Per una migliore facilità di connessione, è anche possibile, grazie ad un apposito kit opzionale, collegare la videocamera via PoE: così con il solo cavo Ethernet si offre sia la connessione dati certa e stabile che per l'alimentazione della videocamera, soluzione ideale soprattutto per le installazioni fisse a parete o soffitto.

Veniamo al prezzo: la nuova Netatmo Indoor Camera Advance non costa poco: 249 euro, contro una concorrenza cinese che sta a ben altri livelli. Netatmo, pur non rivelando gli altri brand con cui si è confrontata, ha sottolineato come però con la propria soluzione non ci siano costi nascosti né formule in abbonamento con le quali le soluzioni della concorrenza arrivano nel medio termine a costi totali molto più alti.