Se trovate da qualche parte una unità esterna per un condizionatore che non funziona, perché la scheda logica è bruciata o perché il compressore è rotto, potete riadattarla per raffreddare un computer riscaldando al tempo stesso la stanza.
L’esperimento è stato fatto da un modder cinese che ha pubblicato il video su un social facendo vedere come è riuscito a domare le temperature elevate della scheda video e del processore utilizzando come radiatore per il raffreddamento a liquido lo scambiatore di calore dell’unità esterna di un vecchio climatizzatore Xiaomi da 12.000 BTU.
Un esperimento che ha permesso di tenere la temperatura della GPU e della CPU a circa 30 gradi, con un consumo dell’intero sistema di 1000 Watt, risultati decisamente migliori di ogni altro sistema di raffreddamento utilizzabile oggi su un computer.
Non solo: durante il funzionamento la temperatura della stanza è salita a 26 gradi dopo circa 40 minuti di utilizzo. L’obiettivo è usare questa soluzione con la neo-arrivata RTX 5090, ma al momento non è ancora disponibile un waterblock per il raffreddamento a liquido.
Visto che si parla di condizionatore e di unità esterna è bene entrare un po’ nel dettaglio di quanto fatto: come si può vedere dalle immagini il modder ha usato solo la ventola e lo scambiatore di calore dell’unità esterna, quindi non si tratta di un vero climatizzatore ma di un sistema di raffreddamento a liquido gigante esterno al case.
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L’idea di base è stata questa: il computer con una RTX 4090 consuma circa 1000 Watt quando viene spinto al massimo e il climatizzatore, impostato come pompa di calore per riscaldare la stanza ad aria, consuma anche lui circa 1 kW. Perché non usare il computer per riscaldare la stanza?
L’unità esterna del condizionatore viene utile perché il ventilatore davanti al radiatore è già installato e la superficie del radiatore di un'unità esterna è di circa 800 mm × 409 mm, con una densità di alette molto più alta di quelle dei radiatori usati nei sistemi a liquido dei computer.
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Basta un calcolo termico per capire che la potenza di dissipazione dello scambiatore del condizionatore è di circa 10 volte più elevata di quella di un sistema AIO per computer. Non solo, anche il flusso d'aria delle ventole è ben più alto di quello offerto dalle ventole dei computer.
Il compressore e tutto quello che rendeva l’unità esterna un vero climatizzatore è stato ovviamente rimosso: se si usa un compressore si devono considerare problemi come il livello di refrigerante e la pressione, impossibile pensare di adattare un climatizzatore (ma anche semplicemente il compressore di un frigorifero) per raffreddare un PC.
Il modder si è limitato a raccordare al blocco di raffreddamento i tubi che arrivavano dal PC installando una pompa dell’acqua e un piccolo serbatoio per completare il design. “Il collegamento interno è molto semplice grazie ai connettori a sgancio rapido. Ho persino realizzato un sistema di scarico dell'acqua ispirato al design delle clip posteriori delle schede madri” spiega nel video.
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I risultati come abbiamo detto sono sorprendenti: il flusso d'acqua è di 2,5 litri al minuto e aggiungendo una ulteriore ventola di pressurizzazione all'interno dell'unità del condizionatore il flusso d'acqua raddoppia raggiungendo 5,2 litri al minuto, questo grazie ai tubi dell'unità del condizionatore che sono molto più larghi rispetto ai sottili tubi usati nei radiatori per PC.
Dopo qualche minuto di utilizzo la temperatura della stanza è salita da 20° a 23,4 gradi, e dopo 40 minuti di stress test la temperatura ambiente è salita a 26 gradi, il tutto con temperature dalle GPU assolutamente sotto controllo.
Questo ovviamente nel caso in cui si voglia agevolare lo scambio di calore tra computer e stanza.
Se l’obiettivo è invece dissipare al massimo la GPU e la CPU, portando all’esterno l’unità la temperatura della GPU dopo uno stress test di 40 minuti non ha superato i 30 gradi, tutto questo con il computer che assorbe 1000 Watt dalla rete, quindi CPU e GPU al massimo. “Basta collegare un tubo abbastanza lungo per spostare il sistema di raffreddamento all'esterno, senza bisogno di un compressore o di un'unità di raffreddamento attiva, e si può ottenere un raffreddamento quasi illimitato. Ovviamente, se la temperatura esterna scende sotto lo zero, sarà necessario usare un liquido antigelo. La durabilità non è un problema. A differenza dei normali radiatori per PC, questa unità esterna è progettata per resistere a condizioni climatiche estreme. Alte e basse temperature, vento e sole non la danneggiano minimamente” spiega.
Il mondo del gaming è nel suo piccolo un po’ folle: non ci stupiremmo se qualcuno provasse a proporre una soluzione simile commerciale.
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