Il 22 dicembre 2032 c'è un rischio del 2% che un asteroide che potrebbe avere un diametro di fino a 90 metri, si schianti sulla Terra. L'asteroide denominato 2024 YR4 è stato scoperto il 27 dicembre 2024 dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) in Cile e da allora è sotto stretta osservazione da parte dell'International Asteroid Warning Network. L'analisi iniziale dell'orbita aveva portato a ipotizzare una probabilità dell'1% di collisione con la Terra, ma le stime più recenti, dopo aver toccato il 2,3%, danno ora la collisione al 2%. L'asteroide si sta velocemente allontanando dalla Terra e presto non sarà più visibile. Tornerà osservabile da terra nel 2028. Intanto, a partire da marzo verrà impiegato il James Webb Space Telescope al fine di osservare l'asteroide nell'infrarosso, in modo da arrivare ad una stima più precisa delle sue dimensioni, che oggi hanno un intervallo per il diametro compreso tra i 40 e i 90 metri.

L'andamento delle stime sulla distanza di avvicinamento alla Terra nel 2032 dell'asteroide 2024 YR24 in termini di distanza lunare LD (la distanza media Terra-Luna). Il puntino su ogni intervallo di confidenza indica la distanza prevista dalla Terra, rappresentata dalla linea orizzontale grigia. 

Le dimensioni non sono tali da produrre un evento capace di innescare un'estinzione di massa, ma sufficienti da creare distruzione su un'area di centinaia di chilometri quadrati se non migliaia. Evidentemente se cadesse in una regione densamente popolata i danni sarebbero incalcolabili. Date le dimensioni, l'asteroide potrebbe anche esplodere nell'atmosfera, in modo simile all'evento di Tunguska del 1908, generando una forza d'urto capace di abbattere un'intera area metropolitana. Il telescopio Webb potrà darci stime più precise delle dimensioni e quindi determinare l'effettiva pericolosità in caso di impatto.

Nel frattempo, secondo i calcoli dell'astronomo David Rankin dell'Università dell'Arizona, intervistato da New Scientist, c'è un rischio ancora più piccolo, lo 0,3%, che l'asteroide non colpisca la Terra bensì la Luna durante il suo passaggio ravvicinato del 2032. L'impatto potrebbe scagliare detriti che potrebbero poi ricadere anche sulla Terra. In ogni caso le continue osservazioni affineranno sempre più il corridoio entro cui si prevede passerà l'asteroide. Anche se il rischio di un impatto non dovesse venire completamente escluso fino alla prossima finestra di osservazione nel 2028, 5 anni dovrebbero essere comunque un tempo sufficiente per preparare delle contromisure nel caso di seria possibilità di schianto.

Il Near-Earth Object Coordination Centre dell'ESA sta mantenendo aggiornate le stime sull'orbita dell'asteroide a questo indirizzo, con aggiornamenti quasi quotidiani. L'ESA spiega che il rischio di impatto, usualmente, tende inizialmente a salire mano a mano che aumentano le osservazioni, per poi calare rapidamente a zero.

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