Chi è alla ricerca di un nuovo TV sta per porsi l'usuale dilemma di inizio anno: meglio aspettare i nuovi prodotti 2025 o approfittare di qualche offerta sui modelli dello scorso anno? Il CES di Las Vegas ci ha dato una buona anticipazione delle novità che vedremo in questo 2025 in ambito televisori e, salvo improbabili dietro front, è chiaro che in assenza di innovazioni dirompenti dal punto di visto tecnologico, quest'anno il focus da parte di alcuni dei principali brand sarà sulle funzioni AI. Non che quest'anno non vedremo anche delle novità hardware, ma come già successo nel 2024, si parla di miglioramenti per lo più incrementali e che non sposteranno in modo significativo le intenzioni di acquisto. Puntare a qualche buona occasione sui modelli 2024 quest'anno potrebbe essere ancora più sensato. Vediamo perché.
Li chiameranno AI TV, ma non saranno poi così intelligenti
Soprattutto LG e Samsung hanno incentrato la loro comunicazione al CES di Las Vegas sul tema dell'Intelligenza Artificiale. Samsung ha mostrato un avveniristico assistente basato su AI generativa con una demo non interattiva (in sostanza un filmato) che al momento è difficile credere si tradurrà in qualcosa di tangibile sui prodotti definitivi. Sia Samsung che LG hanno annunciato integrazioni con Copilot di Microsoft e LLM proprietari, per offrire assistenti virtuali più flessibili e potenti, in primo luogo per suggerire contenuti da riprodurre e aiutare a districarsi nelle sempre più complesse impostazioni dei TV.
Molto di quanto abbiamo visto a Las Vegas crediamo uscirà decisamente ridimensionato in termini di utilità sui prodotti definitivi: se l'obiettivo è quello di ridurre il ricorso al "secondo schermo" mentre si guarda la TV, cioè lo smartphone, niente di quanto è stato annunciato fin qui riesce a convincerci che sia qualcosa di più comodo ed efficace da fare sul TV che sul telefono.
Oltre tutto, alcune di queste funzioni verranno portate anche sui modelli precedenti grazie agli aggiornamenti delle piattaforme smart TV. In sostanza non saranno le funzioni AI a rendere i nuovi TV migliori di quelli dell'anno prima.
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Le due tecnologie OLED evolvono ancora, ma i miglioramenti si rivolgono a pochi
In ambito OLED abbiamo due tecnologie concorrenti, quella "white OLED" di LG Display e quella QD-OLED di Samsung Display. Entrambi i produttori di schermi hanno annunciato a inizio anno le rispettive evoluzioni, rivendicando un miglioramento dell'efficienza luminosa, con la possibilità di raggiungere fino a 4000 nit di luminanza di picco. Al marketing, si sa, piace sempre avere una cifra più grande da promuovere anno dopo anno, ma è indubbio che quello dell'efficienza luminosa è il punto debole dell'OLED rispetto alla tecnologia mini LED. 4000 nit di luminanza di picco è un valore che fino a poco fa era alla portata solo degli schermi mini LED, ma va ricordato che si parla sempre di un risultato raggiungibile solo su dettagli di piccole dimensioni e con immagini sbilanciate.
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Entrambi i produttori dichiarano miglioramenti dell'efficienza tra il 30% e il 40%, anche a pieno schermo, il che è una buona notizia anche per la visione dei normali contenuti. Ma l'impatto maggiore è in modalità HDR e in una fase storica in cui a crescere è soprattutto il numero di abbonati al piano base di Netflix con pubblicità, che non offre contenuti in 4K né tantomeno HDR, si tratta di miglioramenti che interesseranno una nicchia di appassionati. L'OLED, in entrambe le sue declinazioni, rimane la nostra tecnologia consigliata per chi cerca innanzitutto la qualità di immagine. Ma anche quest'anno non ci sarà l'innovazione che in molti aspettano davvero: un significativo abbassamento dei prezzi, soprattutto per i grandi formati.
Anche da questo punto di vista, dunque, a meno che non si cerchi proprio un TV da spingere al massimo con i contenuti HDR, un OLED del 2024 o persino del 2023 è ancora un'ottima scelta.
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I mini LED diventeranno sempre più accessibili, meglio dunque non scegliere l'LCD sbagliato
Sul versante LCD, continuerà la democratizzazione della tecnologia mini LED, che arriverà sempre su più modelli di fascia media e sui formati extra large. È la migliore tecnologia LCD oggi disponibile perché consente di avere una migliore resa del nero, andando a colmare in parte la distanza qualitativa dagli OLED. Spendere qualcosa di più per passare da un LCD QLED "normale" a un mini LED può fare davvero tanta differenza e con la progressiva disponibilità di questa tecnologia anche su modelli meno costosi sarebbe un peccato non approfittarne.
Sui mirabolanti numeri di caratteristiche come la luminanza di picco, vale quanto scritto sopra: è un parametro che ha un impatto soprattutto sui contenuti HDR, per cui scegliere un modello 2025 rispetto ad uno del 2024 solo per questo ha poco senso. Anche il crescente numero di zone di local dimming indipendenti non implica automaticamente una migliore qualità: ci sono stati tanti esempi di modelli con poche zone di local dimming in grado di performare meglio di altri con un numero di zone anche di un ordine di grandezza superiore.
La novità dell'anno in questo ambito è la retroilluminazione RGB mini LED, ma ci aspettiamo che debutterà su modelli di fascia molto alta, e i cui benefici reali sono ancora tutti da provare sul campo. Prodotti almeno per il 2025 ancora da super appassionati.
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I TV per ora non diventeranno ancora più grandi
Se siete in attesa di TV ancora più grandi rimarrete delusi: per il 2025 il focus rimarrà ancora sui tagli da 98"/100", con i 110"/115" che rimarranno prodotti più esclusivi. TCL, ad esempio, ci ha confermato a Las Vegas che il 115" verrà portato su una serie leggermente più accessibile negli Stati Uniti, ma non in Europa. Non c'è poi l'intenzione di uscire con tagli maggiori. Tecnicamente sarebbe possibile arrivare a produrre TV con schermo da 130 pollici, ma economicamente al momento non sarebbe sostenibile. Si intensificherà dunque la guerra commerciale sui 98"/100", comunque in tecnologia LCD. Vedremo sempre più mini LED anche su questi formati, ma l'OLED continuerà a rimanere fuori dai grandi numeri a causa degli elevati costi del taglio da 97".
Non aspettate le porte HDMI 2.2, sono lungi dall'arrivare sui TV e servono a poco
Tra gli annunci di inizio anno c'è stato quello delle nuove specifiche HDMI 2.2. Premesso che nessuna delle caratteristiche annunciate è di fondamentale importanza oggi giorno in ambito TV, ci vorrà ancora diverso tempo prima di vedere gli ingressi HDMI 2.2 comparire in modo diffuso sui televisori. Del resto la novità principale è il supporto per risoluzioni e frequenze di refresh ancora più alte che oggi sui TV non servono, se non giusto per il gaming. Alcuni TV 2025 supporteranno video 4K fino a 165 Hz se non 240 Hz, ma ricordiamo che solo con un PC da gaming molto ben carrozzato è possibile trarne un beneficio. Se non ricadete nella categoria del videogiocatore che non bada a spese per una nuova GPU, non si tratta dunque di caratteristiche tecniche essenziali da ricercare su un nuovo televisore. Oltretutto dallo scorso anno si è allargata moltissimo la disponibilità di modelli compatibili con video a 144 Hz, che è già più di quanto serva realmente.
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