Sony A7 III, grandi soddisfazioni al prezzo giusto

Non c'è dubbio: la Sony A7 mark III ruba troppe caratteristiche vincenti alle sorelle maggiori A9 e A7R per poter essere considerata veramente un ripiego, un "vorrei ma non posso". Certamente, il prezzo è stupefacente: a poco più di 2000 euro, ha la maggior parte delle caratteristiche che si trovano sulle sorelle maggiori che veleggiano tra 3300 e 4200 euro. Il compromesso sarebbero i 24 megapixel? Nel nostro viaggio non abbiamo mai sentito il bisogno di una risoluzione maggiore dei 6000 x 4000 pixel catturati dalla A7, complice anche la nitidezza eccellente dell'ottica che abbiamo utilizzato. Certo, l'ottica 24-70 F/2.8 GMaster costa tanto quanto il corpo macchina ed è forse un po' esagerata. Ma la fotografia è luce e l'ottica è il mediatore tra la luce e il sensore: assurdo trattare questo aspetto con la sufficienza delle ottiche kit, spesso inaccettabili per prestazioni. Ottima l'ergonomica, fantastico il mirino oculare OLED, soprattutto per rivedere gli scatti appena fatti anche quando si è in pieno sole. Ma soprattutto divertente e appagante l'utilizzo in video.

La batteria merita una menzione: dura e dura tanto, anche a display tanto acceso, come nella ripresa video. Con due batterie, una in macchina e una nello zaino, abbiamo affrontato intere giornate di scatti e riprese senza mai consumare più di una batteria al giorno. Non siamo al livello delle reflex, ma l'autonomia è più che soddisfacente, anche per noi che non lesiniamo sulle raffiche.

Rispetto ad apparecchi di altre marche, la A7 paga un po' il solito menù Sony, che continua a non essere ben organizzato per funzioni. Bisogna abituarcisi e magari perdere anche qualche ora a cercare il giusto mix di preimpostazioni, magari programmandosi a piacere i tasti funzione, che si rivelano molto utili per impostazioni rapide. 

Sony A7, la full frame più convincente

La A7, anche alla prova pratica prolungata, si è dimostrata la macchina di fascia alta versatile per eccellenza, quella perfetta per le foto e perfetta per i video, non dedicata espressamente a nessuno dei due mondi ma non per questo incline a grandi compromessi. Anzi, la risoluzione un po' più bassa di quella della A7R è anche d'aiuto nel contenere l'occupazione di spazio, soprattutto con la nostra abitudine di scattare fotografie a raffica e categoricamente in Raw.

Le nostre due trasferte sono state meravigliosamente documentate, senza fatica e dedicando agli scatti e alle riprese solo poco tempo, quello concesso dalle classiche visite turistiche e nulla più. Una macchina promossa a pieni voti e che, nel 2018, rappresenta senza dubbio la prima scelta per chi vuole entrare nel mondo delle mirrorless dalla porta principale: quella di un prodotto, La Sony A7, che alla terza generazione ha trovato la sua piena dimensione, con pochissimi compromessi e la stabilità di un prodotto maturo.

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Cosa ci piace

Capacità complete di ripresa video (anche Log)

Ergonomia eccellente

Qualità di immagine senza compromessi

Cosa non ci piace

Sul video resta ancora un evidente rolling shutter

Fastidioso riflesso nell'ottica nelle riprese controluce