Apple incoraggia gli sviluppatori a creare sempre più app, ma la realtà vede un numero di app utilizzate dagli utenti sempre minore e soprattutto una qualità non sempre impeccabile. Ecco quindi che Apple ha deciso di rivedere interamente l’app store, cambiando non solo la grafica ma anche l’organizzazione. Le app meritevoli, per tipologia e realizzazione, saranno premiate mentre quelle fatte peggio finiranno solo nella ricerca: Apple spera in questo modo di contrastare il fenomeno delle app che per scalare le classifiche pagano servizi esterni, applicazioni e giochi spesso di scarsa fruibilità che ottengono visibilità con l’inganno.
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Purtroppo manca quella che era la feature più attesa dagli sviluppatori di app, ovvero la possibilità di gestire aggiornamenti a pagamento: oggi chi vuole rilasciare un upgrade sostanzioso di un'applicazione o lo fa pagare interamente oppure lo deve distribuire gratis: una scelta la prima che penalizza coloro che hanno già acquistato le versioni precedenti, la seconda chi sviluppa. Apple si è già espressa sulla cosa indicando nell’abbonamento la via da seguire, ma ovviamente non è percorribile per tutte le app: non si può chiedere un canone mensile per un player video.
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In ogni caso lo store viene diviso ora in tre tab: Oggi, Giochi e App dove la prima sezione è una lista di suggerimenti legati alle preferenze dell’utente e alle scelte di Apple, con le app gratuite e una serie di app selezionate.
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