Siri cambia voce, è meno robot e più naturale nello scandire le parole e nel gestire i tempi della frase. Lo abbiamo provato ed effettivamente è più piacevole da ascoltare, soprattutto quando pronuncia frasi lunghe. Apple ha aggiunto una serie di funzionalità interessanti a Siri, anche se alcune di queste non saranno disponibili per l’italiano: gli americani potranno usare un traduttore simultaneo che può tradurre frasi dall’inglese a cinese, francese, tedesco, italiano e spagnolo, una feature che faciliterà i turisti USA in viaggio. Purtroppo la traduzione è a senso unico: non possiamo (almeno per ora) chiedere a Siri di tradurre dall’italiano all’inglese.
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Siri su iPhone si avvale ora anche del nuovo framework Core ML, dove ML sta per machine learning: Siri controlla con attenzione tutto quello che viene fatto da un utente sullo smartphone e impara di conseguenza, quindi è in grado di mostrare le notifiche, le news e i risultati delle ricerche in modo proattivo per i singoli utenti.
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Come sempre Apple ci tiene a precisare che mentre altri (vedi Google) gestiscono questa funzionalità in cloud, quindi facendo elaborare dai server le informazioni personali dell’utente, con Siri questo viene fatto nel dispositivo e resta sul dispositivo, quindi un cambio di iPhone richiederà un nuovo periodo di apprendimento.
Nella sezione accessibilità c’è infine una aggiunta che farà felici molti, Scrivi a Siri: al posto di usare la voce si può fare una richiesta con la tastiera.
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