Dazi e mercato dell'auto, le prime reazioni

I dazi promossi dal presidente statunitense Trump hanno scatenato una serie di reazioni da parte dei produttori di automobili, il futuro per i consumatori americani non sembra proprio brillante
L'imposizione di un dazio del 25% sulle importazioni di veicoli passeggeri e altri prodotti automobilistici da parte del Presidente Donald Trump ha scatenato reazioni significative tra le principali case automobilistiche globali.
Jaguar Land Rover, con sede nel Regno Unito, ha annunciato la sospensione delle spedizioni verso gli Stati Uniti per il mese di aprile, mentre valuta nuove strategie commerciali in risposta ai cambiamenti nelle condizioni di mercato. L'azienda ha dichiarato: "Gli Stati Uniti sono un mercato importante per i marchi di lusso di JLR. Mentre lavoriamo per affrontare i nuovi termini commerciali con i nostri partner, stiamo adottando alcune azioni a breve termine, tra cui una pausa nelle spedizioni ad aprile, mentre sviluppiamo i nostri piani a medio e lungo termine."
Volkswagen ha interrotto tutte le importazioni negli Stati Uniti, inclusi i veicoli del marchio Audi, trattenendo le auto arrivate dopo il 2 aprile nei porti statunitensi. Audi, che produce il popolare SUV Q5 in Messico e altri modelli in Europa, sta valutando l'impatto dei dazi sulle sue operazioni. L'azienda ha comunicato ai concessionari di lavorare con l'inventario esistente, che ammonta a circa 37.000 veicoli, equivalenti a due mesi di vendite.
Stellantis, che possiede marchi americani come Chrysler, Jeep e Ram, ha temporaneamente sospeso la produzione nei suoi stabilimenti di Windsor, Canada, e Toluca, Messico, in risposta ai nuovi dazi. Questa decisione ha portato al licenziamento temporaneo di 900 lavoratori statunitensi in Michigan e Indiana. Antonio Filosa, COO per il Nord America, ha sottolineato la necessità per l'azienda di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato e alle politiche commerciali.
Anche la case giapponesi hanno reagito rapidamente: Nissan ha cessato gli ordini negli Stati Uniti per due modelli prodotti in Messico mentre Honda ha deciso di trasferire la produzione della nuova Civic dall'impianto in Messico all'Indiana, negli Stati Uniti.
I prezzi delle auto in USA saranno più alti
Gli analisti prevedono che questi dazi potrebbero portare a un aumento dei prezzi delle auto nuove e usate, con una possibile diminuzione della domanda di veicoli nuovi tra il 15% e il 20% nel 2025. Dan Ives di Wedbush Securities ha descritto la situazione come un "disastro di proporzioni epiche" per l'industria automobilistica e i consumatori.
Oltre al settore automobilistico, i dazi stanno influenzando anche altre industrie. Nintendo, ad esempio, ha ritardato i preordini negli Stati Uniti per la sua attesa console Switch 2, inizialmente previsti per il 9 aprile, a causa delle incertezze legate ai nuovi dazi. La data di lancio della console rimane fissata per il 5 giugno. Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, ha dichiarato che i dazi non erano stati considerati nel prezzo iniziale della console e che l'azienda sta valutando l'impatto finanziario
Queste misure tariffarie hanno suscitato preoccupazioni tra i leader politici e gli economisti riguardo a una possibile recessione economica. Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha avvertito che i dazi potrebbero portare a una "recessione nazionale", definendoli una tassa massiccia sugli americani.