Omoda 9, un'ammiraglia ibrida alla design week di Milano

La casa cinese presenta la sua ammiraglia, il SUV-D Omoda 9, e punta alla fascia alta del mercato con un ibrido da oltre 500 cavalli
La Milano Design Week si conferma cornice ideale per le case automobilistiche che vogliono presentare le loro nuove realizzazioni. OMODA & JAECOO hanno scelto di presentare in questo contesto l’anteprima nazionale del loro top di gamma, un SUV-D ibrido: la OMODA 9.

Omoda ha voluto sottolineare come il design della OMODA 9 sia basato sulle proporzioni della sezione aurea, applicate a un corpo vettura caratterizzato da superfici tese e linee molto marcate. Il Cx di 0,308, uno dei migliori del segmento, testimonia il grande lavoro fatto su forme e flussi, lavoro che si riflette non solo sull’efficienza ma anche sull’identità visiva. La vista laterale ricorda più un crossover che non un classico SUV, con il tetto e il lunotto spioventi e tagli verticali decisamente netti. Il frontale è l’elemento che colpisce maggiormente, con una calandra a losanghe, un cofano davvero oversize e un frontale verticale, contornato da un gioco di luci LED decisamente imponente. Il posteriore gioca con effetti luminosi della barra e dei fanali LED e con i quattro scarichi di grandi dimensioni.

Il cuore della OMODA 9 è un powertrain Super Hybrid che abbina un 1.5 TGDI benzina ad alta efficienza termica – superiore al 44,5% – a due motori elettrici, il tutto gestito da un cambio DHT a tre rapporti. Nella versione a trazione integrale, il sistema arriva a oltre 500 CV di potenza complessiva, collocando l’auto nella fascia delle ibride ad alte prestazioni. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene infatti in 4,9 secondi. L’autonomia è uno dei punti forti dell’architettura ibrida: la combinazione tra batteria da 34,46 kWh e serbatoio da 70 litri porta il dato complessivo a oltre 1.300 km nel ciclo WLTC. In modalità ibrida, i consumi dichiarati sono di 5,4 l/100 km e l’autonomia in solo elettrico è di 145 km WLTP.

Pelle vera e superfici soft touch
L’abitacolo traduce la stessa filosofia estetica degli esterni in chiave tecnologica: materiali e finiture sono pensati per un’utenza esigente, con un’impostazione che privilegia il minimalismo e l’ergonomia. Il cruscotto è dominato da un unico pannello curvo da 24,6 pollici che integra strumentazione e infotainment, mentre il volante multifunzione opta per superfici tattili e assenza di tasti fisici. L’impianto audio Sony ad alta fedeltà, l’illuminazione ambientale dinamica e il sistema ISD (Intelligent Sound & Design) creano un ambiente multisensoriale, dove luce e suono si adattano in tempo reale al tipo di guida o alle preferenze dell’utente. Tutte le superfici sono rivestite in pelle, dando all’insieme un’immagine di lusso, non privo di qualche eccesso comune nelle produzioni orientali. Il tetto panoramico in vetro da una grande luminosità agli interni, la superficie da 1,3 mq è una delle più grandi del segmento.

L’infotainment promette un’interfaccia fluida e integrata, connettività completa e aggiornamenti OTA. La logica di funzionamento pare orientata a minimizzare la distrazione grazie a comandi vocali evoluti e a una gestione delle funzioni principali via gesture o touch.

Sul fronte sicurezza e assistenza alla guida, OMODA 9 integra una suite completa di ADAS, con guida assistita di livello 2 avanzato, anche se i dettagli tecnici non sono ancora stati divulgati e verranno specificati al momento del lancio commerciale. L’impressione è quella di un pacchetto tecnologico allineato con gli standard premium del segmento.

Il debutto commerciale in Italia è previsto nella seconda metà del 2025. Il prezzo non è stato ancora ufficializzato, ma si posizionerà presumibilmente nella fascia alta del listino OMODA, in linea con la vocazione da ammiraglia ibrida ad alte prestazioni.