Il cambiamento è alle porte: l'addio a Windows 10 è fissato per il 14 ottobre. Dopo questa data, Microsoft non fornirà più aggiornamenti di sicurezza e patch. 

Le conseguenze sono evidenti: Windows 10 non sarà più protetto nei confronti delle nuove vulnerabilità e minacce che dovessero emergere dopo tale data, lasciando i dispositivi e le reti a cui sono collegati esposti pericolosamente. Infatti la mancanza di aggiornamenti di sicurezza apre la strada a malware, ransomware e altre minacce informatiche sempre più sofisticate.

C'è ancora qualche mese per effettuare la transizione e, soprattutto per le aziende, può essere un'occasione importante per adottare nuovi dispositivi: con gli AI PC di HP dotati di Windows 11 Pro è facile sfruttare al massimo tutte le potenzialità di questa piattaforma, con enormi benefici per la sicurezza, la produttività e l’innovazione.

Restare su Windows 10 può nuocere alla tua azienda

Certamente, un sistema operativo non più aggiornato diventa giorno dopo giorno una porta sempre più aperta per nuovi attacchi informatici. Per di più, le vulnerabilità che diventano note ma non sono corrette possono essere sfruttate per attacchi mirati, con potenziali perdite di dati sensibili e interruzioni operative.

Il ricorso poi al sempre più diffuso remote working, apre ulteriori spazi ai rischi informatici: PC che si collegano in VPN con la rete aziendale senza essere sicuri, rendono molto più vulnerabili non solo i dati contenuti sul PC, ma l'integrità di server e altri dati presenti sulla rete aziendale.

Come succede abitualmente alla fine del supporto di piattaforme molto diffuse, è già oggi possibile prevedere che proprio sfruttando il termine del supporto a Windows 10, i criminali informatici ne potrebbero approfittare per configurare attacchi ad hoc

Infatti i rallentamenti del sistema, i crash frequenti e i problemi di compatibilità comportano un extra-lavoro a carico dei dipartimenti IT. In altre parole, a lungo termine i costi tangibili e intangibili di mantenimento dei dispositivi obsoleti diventano superiori all’investimento in nuove tecnologie.

Non solo sistema operativo: anche i computer vecchi sono un problema

Un’ulteriore considerazione riguarda l'hardware. Molte aziende hanno aggiornato i dispositivi aziendali proprio in corrispondenza o poco dopo il lancio di Windows 10. Considerato che Windows 10 ha debuttato nel 2015, significa che molti computer usati in azienda possono avere anche dieci anni sulle spalle.

Il prolungato uso di dispositivi obsoleti non solo limita le prestazioni, ma ostacola anche la possibilità di adottare nuove soluzioni software e di collaborare in modo efficiente. Il rischio di guasti aumenta, così come il tempo dedicato all’assistenza tecnica, sottraendo risorse preziose al core business.

Inoltre, questi dispositivi spesso non includono molte novità hardware che sono state invece adottate estesamente nelle generazioni successive: soprattutto processori con unità dedicate ai calcoli in locale per l’Intelligenza Artificiale, ma anche sensori di riconoscimento biometrico e fotocamere intelligenti per video chiamate migliori.

Il lavoro ibrido ha bisogno di dispositivi evoluti e sicuri

Arriviamo dunque al nodo della questione. Il lavoro ibrido è sempre più adottato dalle aziende, soprattutto dal 2020 in avanti. 

Il lavoro ibrido richiede strumenti sicuri e performanti, anche per adattarsi alle sfide in termini di sicurezza informatica e poter gestire l’utilizzo sia per lavoro sia per uso personale, magari condiviso con altri membri della famiglia. Con l’aumento delle minacce informatiche, la protezione dei dispositivi diventa una priorità assoluta.

La migrazione a Windows 11: gli AI PC di HP soluzione sicura e intelligente

Passare a un AI PC di HP dotato di Windows 11 Pro è la soluzione più sicura e intelligente al problema della fine del supporto a Windows 10.

Si stima che un’operazione di migrazione del sistema operativo dei dispositivi di un'azienda possa richiedere fino a 14 mesi, tra pianificazione, scelta delle macchine, adozione e distribuzione. È bene che le aziende affrontino il tema con largo anticipo. Per non ritrovarsi a ridosso del 14 ottobre impreparate e in difficoltà.

Per rispondere a queste esigenze, HP ha pensato, tra le altre, a quattro proposte di qualità, notebook AI, robusti, a prova di futuro e ovviamente basati su Windows 11 Pro.

HP EliteBook Ultra G1i

HP EliteBook Ultra G1i è un notebook di nuova generazione basato sull'AI e processori Intel Core Ultra, ideale per i dirigenti, con funzionalità AI avanzate per le videoconferenze e caratterizzato da un design elegante.

È realizzato con materiali che fanno la differenza, tra cui magnesio e plastica riciclata post-consumo, con un peso contenuto, attorno a 1,2 kg, e offre il meglio della qualità di immagine grazie al display OLED da 14 pollici.

Si tratta di una macchina in classe Copilot+ PC, capace di raggiungere i 48 TOPS di elaborazione neurale grazie alla NPU dedicata. La connettività è ricca, grazie alle due porte Thunderbolt 4 (utilizzabili anche come USB4 da 40 Gbps)

HP EliteBook X Flip G1i

HP EliteBook X Flip G1i è un potente convertibile; quindi lo schermo può essere ruotato per agevolare l’uso in modalità tablet e lo schermo è ovviamente touch.

Promuove l'efficienza e la potenza dell'AI di nuova generazione e offre quattro modalità d'uso per la massima flessibilità e un’autonomia per supportare un'intera giornata di lavoro.

La migliore connettività è garantita dalla compatibilità Wi-Fi 7 e la potenza di calcolo dal processore Intel Core Ultra 7 e dalla NPU che pone questa macchina in classe Copilot+ PC..

HP EliteBook X G1a

Un’altra proposta di valore è HP EliteBook X G1a. Si tratta di un notebook perfetto per la generazione rapida di contenuti con tecnologia di AI in locale, ultraveloce e sicura. È basato su un processore AMD Ryzen AI 7 PRO, potente, efficiente e affidabile, scheda grafica AMD Radeon 880M e uno storage interno da 1 TB SSD.

HP EliteBook X G1i

Inoltre, nella sua serie di AI PC ideali per ambienti professionali, HP propone anche il solido HP EliteBook X G1i, che integra un processore Intel Core Ultra 5 o Ultra 7, schermo da 14", fino a 2 TB di storage interno e 32 GB di memoria.

L'HP EliteBook X G1i è disponibile sia in finitura argento chiaro (Glacier Silver) che nel sofisticato blu scuro (Atmosferic Blue).

Tutti i quattro notebook hanno come comune denominatore Windows 11 Pro e l'appartenza alla classe Copilot+ PC. Questo sistema operativo integra tra l'altro strumenti basati sull'Intelligenza Artificiale per migliorare la produttività e la collaborazione: dall'ottimizzazione delle videoconferenze con la cancellazione del rumore, alla gestione avanzata delle finestre con Snap Layouts, fino alla sicurezza zero-trust integrata. La possibilità, poi, di gestire più spazi di lavoro con i desktop virtuali consente una migliore organizzazione delle attività, ottimizzando il multitasking.

HP Poly, una certezza: videoconferenze in alta definizione e senza rumore

HP, grazie anche all'acquisizione di Poly, società leader nelle soluzioni per la collaborazione a distanza, integra nei propri notebook professionali il meglio delle tecnologie finalizzate alle videoconferenze. Infatti, ognuno di questi notebook HP integra una webcam in alta definizione, che include funzionalità avanzate, come si conviene a un PC protagonista dell'era del lavoro ibrido. Per esempio, elabora l’immagine applicando automaticamente la modalità HDR per migliorare la luminosità e la nitidezza, anche in condizioni di illuminazione difficili, come la classica finestra sullo sfondo in controluce.

La label "PolyStudio" sul fianco del notebook indica che sono presenti su quel modello le tecnologie audio e video per la gestione allo stato dell'arte della videocollaborazione

Ma non solo: i notebook HP garantiscono la gestione automatica dell’inquadratura, la modalità riflettore e anche la possibilità di applicare velocemente uno sfondo virtuale. Il tutto grazie all’unità di elaborazione neurale del processore, che quindi esegue tutto questo in locale. 

È disponibile anche una funzionalità di riduzione del rumore di fondo, mentre attraverso HP Dynamic Voice Leveling il sistema gestisce automaticamente il guadagno del microfono per compensare la distanza dello speaker, che può stare fino a tre metri dal PC, così che l'audio in entrata sia sempre del volume corretto e la comunicazione chiara.

Per di più, attraverso i sensori avanzati è possibile rilevare se un’altra persona dietro le spalle dell’utente entra nel quadro: il sistema, in questo caso, invia una notifica per consentire all'utente, se ritiene, di sfocare lo schermo e migliorare la privacy. E sempre per la privacy, non manca il copri-obiettivo meccanico per oscurare la videocamera quando non è in utilizzo, a scanso di qualsiasi dubbio.

Tutta la capacità dell’AI che serve

I notebook HP sfruttano al massimo l’AI, che viene eseguita direttamente in locale, per migliorare la collaborazione, la produttività e personalizzare l’esperienza.

Una di queste personalizzazioni è HP Smart Sense, che si occupa di mantenere il miglior equilibrio fra consumi e prestazioni: ottimizza le risorse e, soprattutto, si adatta al modo in cui l’utente usa il dispositivo, evolvendo nel tempo. In pratica, l’utente deve solo pensare al suo lavoro, mentre, in background, il notebook HP continua a migliorare la sua autonomia e la gestione energetica.

Un altro esempio della personalizzazione integrata da HP è Adaptive Dimming, che abbassa la luminosità dello schermo in automatico non appena il sistema rileva che l’utente non sta guardando lo schermo. In questo modo, viene allungata l’autonomia.

Ma l'AI è anche Copilot di Windows 11, che può essere richiamato in un attimo dal tasto dedicato.

L’aggiunta dell’assistente Copilot permette di usare un linguaggio naturale per chiedere suggerimenti per realizzare documenti e presentazioni, per esempio. Secondo le rilevazioni di Microsoft, il 70% degli utenti Copilot in Windows ha affermato di essere più veloce nello svolgere il proprio lavoro; mentre il 68% ha rivelato di aver anche migliorato la qualità e non solo la produttività.

Inoltre, l’AI in Windows 11 prende forma anche in Smart App Control, soluzione integrata per verificare l’eventuale presenza di applicativi malevoli e non autorizzati, come spyware o malware.

Massima sicurezza "by design"

HP EliteBook Ultra G1i, HP EliteBook X G1i, HP EliteBook X G1a ed HP EliteBook X Flip G1i sono dotati di un insieme di feature specializzate nella protezione del dispositivo e dei dati: HP Wolf Security

Si tratta di una suite di sicurezza modulare progettata per il lavoro ibrido e le complessità che porta con sé. Con HP Wolf Security, HP garantisce che il dispositivo sia protetto ovunque: a casa, in ufficio, in viaggio; dal BIOS fino al browser web.

Come? Attraverso:

  • l’isolamento preventivo dei contenuti potenzialmente malevoli;
  • la gestione integrata dei rischi per la sicurezza e l’IT;
  • la possibilità di avviare un’operazione di disaster recovery rapida su vasta scala;
  • la riduzione dei falsi positivi.

E anche se il dispositivo viene perso o rubato, con la funzionalità HP Protect and Trace vengono protetti i dati, riducendo i rischi di sottrazione delle informazioni, degli oneri operativi e le notifiche per le violazioni.

HP Sure Sense Pro invece utilizza algoritmi di machine learning per rilevare e neutralizzare le minacce informatiche in tempo reale, anche vulnerabilità zero-day, con aggiornamenti regolari e protegge in automatico senza richiedere l’intervento dell’utente. Mentre HP Sure Start garantisce la protezione del BIOS e l'autoripristino dello stesso in caso di manomissione.

Alcuni modelli, poi, sono dotati della tecnologia HP Sure View che permette di rendere il video non leggibile ad eventuali "curiosi" quando si lavora in ambienti pubblici, come bar, stazioni, aeroporti o su mezzi di trasporto come treni e aerei.

Inoltre, un'altra utile funzionalità dei notebook AI di HP è il blocco del PC quando viene lasciato incustodito: HP Auto Lock and Awake si occupa di tutto. E quando l'utente torna di fronte al PC, la sua presenza viene rilevata dalla webcam e Windows Hello per sbloccare il PC.

Passare a Windows 11 con dispositivi HP, quindi, significa investire in sicurezza, produttività e innovazione. Non aspettare: prepara la tua azienda al cambiamento oggi stesso.

Visitando hp.com puoi richiedere di essere contattato da un esperto HP che è in grado di aiutare te e la tua azienda ad affrontare la migrazione a Windows11 e ad adottare il giusto device.